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Il doppio gioco di Vladimir Putin: tra Russia e Cina nessuna alleanza militare

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La guerra tra Russia e Occidente si combatte anche sul fronte comunicativo e della propaganda. Ne sa qualcosa lo zar del Cremlino, Vladimir Putin, che da tempo ci ha abituato ai suoi doppi giochi. L'ultimo in ordine di tempo è quello che vede Putin rassicurare il mondo circa la natura dell'asse Mosca-Pechino che non nasconderebbe alcuna alleanza di natura militare. Russia e Cina stanno sviluppando una cooperazione anche tecnico-militare ma «non si tratta di un’alleanza militare». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin al canale televisivo Russia-24, come riportato dalla Tass. La cooperazione tra Mosca e Pechino non è «assolutamente» una minaccia per l’Occidente. «Non stiamo creando alcuna alleanza militare con la Cina. Sì, abbiamo anche una cooperazione nel campo della cooperazione tecnico-militare, non la nascondiamo, ma è trasparente, non c’è nulla di segreto», ha detto Putin. Come se non bastasse, secondo Putin, i Paesi occidentali stanno cercando di creare nuove alleanze globali, inclusa una coalizione simile all’asse della Germania nazista, dell’Italia fascista e del Giappone militarista degli anni ’30 del secolo scorso. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. «Cosa stanno facendo gli Stati Uniti? Stanno creando sempre più nuove alleanze e questo dà ragione agli analisti occidentali, ai politologi occidentali che affermano che l’Occidente sta costruendo nuovi assi», ha aggiunto parlando a Rossiya Canale TV 24.

 

 

 

In particolare, Putin ha ricordato che, nel 2022, la Nato ha concordato un nuovo concetto strategico per lo sviluppo del blocco. «La Nato ha scritto che svilupperà relazioni con i Paesi della regione Asia-Pacifico. E questi Paesi sono elencati: ci sono la Nuova Zelanda, l’Australia e la Corea del Sud. E hanno annunciato che avrebbero creato una Nato globale. Gran Bretagna e Giappone all’inizio di quest’anno, a gennaio, hanno firmato un accordo sullo sviluppo di relazioni in ambito militare». «Ecco perché gli stessi analisti occidentali, non noi - ha concluso Putin - affermano che l’Occidente sta iniziando a costruire un nuovo asse, come quello creato negli anni ’30 dai regimi fascisti in Germania, in Italia e dal Giappone militarista».

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