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Putin avverte l'Occidente: "Superate tutte le linee rosse". Cosa vuole fare

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Fornendo armi a Kiev l'Occidente "ha oltrepassato tutte le linee rosse, persino quelle più scure". È il nuovo attacco lanciato da Vladimir Putin. Il leader del Cremlino, nel corso di un'intervista tv, ha detto di considerare i Paesi occidentali come "istigatori e mandanti" del conflitto in Ucraina con la Russia che è stata "costretta" a proteggere la popolazione della Crimea e del Donbass.

Intanto non si placano le polemiche dopo l'annuncio del Cremlino di voler dispiegare armi nucleari tattiche in Bielorussia. Kiev accusa Minsk di essere "ostaggio nucleare" di Mosca e chiede una riunione ad hoc del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. La Nato, dal canto suo, parla di una retorica nucleare russa che è "pericolosa e irresponsabile" mentre l'Ue si dice pronta a "rispondere con ulteriori sanzioni" davanti a quella che sarebbe "un'escalation irresponsabile e una minaccia alla sicurezza europea".

Al momento però i piani di Vladimir Putin non si sarebbero ancora trasformati in realtà. Gli Usa, che monitorano costantemente i movimenti delle truppe russe, dicono di non avere al momento "alcuna indicazione" che la Russia "abbia spostato armi nucleari".

Sul terreno infine, mentre Londra annuncia che Mosca ha ricevuto altri droni iraniani, tornano anche le esplosioni in territorio russo. L'ultima si è verificata nella regione di Tula, a circa 200 chilometri da Mosca.

A fare chiarezza sull'accaduto il ministro della Difesa russo che parla di "tentato attacco" di Kiev tramite un drone Strizh. Il velivolo però sarebbe stato messo fuori causa dai dispositivi di difesa elettronica russi che ne avrebbero "disabilitato" il sistema di navigazione facendogli "perdere l'orientamento" e causando così il successivo schianto.

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