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Francia a ferro e fuoco: sconti e feriti, rivolta contro Macron per le pensioni

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Nella nona giornata di mobilitazione generale contro la riforma delle pensioni, approvata senza il voto del Parlamento, è scoppiata ancora più forte la rabbia dei francesi contro il presidente Emmanuel Macron e il suo governo. Scontri violenti si sono verificati nella manifestazione di Parigi, dove un migliaio di black bloc ha creato forti tensioni lanciando sampietrini e sparando fuochi d’artificio contro gli agenti in assetto antisommossa, che hanno risposto con gas lacrimogeni. Un agente è stato colpito alla testa da un sampietrino ed è stato trasportato in ospedale, un altro ha perso conoscenza ed è stato trascinato per metri dai colleghi per essere messo al riparo.

 

 

Ma anche in numerose altre città sono stati registrati scontri, atti vandalici contro negozi e infrastrutture pubbliche e rifiuti incendiati. A Lorient, riporta l'Agi, un gruppo di manifestanti ha attaccato il commissariato e un ufficio della prefettura. Il ministro dell’Interno, Gerald Darmanin, ha reso noto che alcuni funzionari sono rimasti feriti sottolineando che «tali atti non possono restare impuniti». Scontri tra forze dell’ordine e manifestanti sono stati registrati a Lione, Nantes, Rennes, Bordeaux, Le Havre. Gli agenti hanno utilizzato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua dopo essere stati bersagliati con il lancio di oggetti. Sono state fermate decine di persone. A Rouen una manifestante ha perso il dito di una mano. tanti i cartelli contro Macron «sadico» o paragonato a Luigi XVI, che finì per essere ghigliottinato. Incidenti anche nei licei e nelle università in tutto il Paese.

Nella capitale francese, riporta Le Figaro, è stato occupato il prestigioso e storico liceo Louis-le-Grand. Ma sono stati occupati istituti anche nelle periferie. A Marsiglia è stato occupato il liceo Thiers, a Montpellier gli studenti-manifestanti hanno vietato l’accesso alle scuole superiori Agropolis e Joffre. Al liceo Saint-Sernin di Tolosa, gli studenti hanno organizzato un blocco con i loro genitori e alcuni insegnanti. Nell’ovest del Paese sono stati bloccati i licei Zola a Rennes e Jean Perrin a Nantes. Il prestigioso liceo Parc di Lione si è mobilitato per la prima volta e sono state erette barricate davanti al liceo Les Bruyères a Rouen. A Parigi i manifestanti hanno occupato temporaneamente anche l’aeroporto Roissy-Charles-de-Gaulle e la Gare de Lyon, principale stazione ferroviaria della capitale francese. 

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