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Xi Jinping da Putin, Massolo mette in guardia: cosa vuole davvero la Cina

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Sono giorni frenetici per la diplomazia internazionale. Dopo i viaggio di Joe Biden in Ucraina e Polonia, si apprende che Xi Jinping sta preparando una visita a Mosca per incontrare Vladimir Putin. Lo riportano il Wall Street Journal ed altri media, sottolineando che la visita potrebbe avvenire nei prossimi mesi, con il presidente cinese che intende assumere un ruolo più attivo per mettere fine al conflitto in Ucraina. L’incontro tra i due leader dovrebbe dare un impulso a colloqui di pace e anche ribadire l’appello a evitare il ricorso alle armi nucleari, quanto mai urgente ora che Putin ha annunciato l’intenzione di sospendere la partecipazione di Mosca al New Start, l’ultimo accordo rimasto in vigore tra Usa e Russia per il controllo degli arsenali atomici.

 

Al momento non si conoscono dettagli sull’incontro, i cui preparativi sarebbero in una fase finale, con le fonti del giornale Usa che sottolineano che potrebbe avvenire ad aprile o maggio, quando la Russia celebra la vittoria nella Seconda Guerra Mondiale. La notizia della possibile missione di Yi a Mosca arriva mentre continua la visita in Russia di Wang Yi, il capo della diplomazia cinese. 

 

Tuttavia, l'impegno di Pechino va preso con la dovuta cautela. Inutile farsi illusioni sulla Cina, che "non è un mediatore credibile", ha commentato Giampiero Massolo, presidente dell’Ispi, parlando con Adnkronos dell'incontro  a Mosca traWang Yi e Lavrov del piano di pace cinese. "La Cina si trova in una situazione contraddittoria - spiega Massolo - perché da una parte le fa comodo che l’Occidente abbia nel cuore dell’Europa un conflitto il cui prolungarsi può essere potenzialmente divisivo e tale da creare difficoltà e tensioni. L’idea che la Russia sia strumentale al perseguimento della tradizionale linea cinese di indebolimento degli Stati Uniti e dell’Occidente in generale è un fatto". 

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