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Ucraina, ondata di attacchi russi. E Meloni pianifica viaggio a Kiev

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Mentre il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, accusa l'Occidente di voler distruggere la Russia "come Napoleone e Hitler", Giorgia Meloni conferma l'invio del sistema missilistico di Difesa Samp-T all'Ucraina e la volontà di visitare Kiev. "Il presidente Zelensky mi ha nuovamente invitata - spiega al termine del Consiglio europeo straordinario -, tiene particolarmente che ci sia una nostra presenza".

La Russia nel frattempo intensifica i suoi attacchi sulle regioni di Kharkiv, Zaporizhzhia e sul Donbass. Ma secondo Yevgeny Prigozhin, il fondatore della compagnia di mercenari Wagner, per la piena 'liberazione' delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk serviranno "almeno un altro anno e mezzo o due". Un lasso di tempo che potrebbe prolungarsi a tre anni qualora la Russia volesse tentare di arrivare "fino al Dnepr".

Cresce così l'attesa per il discorso annunciato dal Cremlino che Vladimir Putin terrà al parlamento il 21 febbraio, a pochi giorni dall'anniversario dell'inizio della guerra in Ucraina. Il portavoce Dmitry Peskov spiega che Putin si concentrerà "sull'operazione militare speciale e sull'economia". Proprio in quei giorni il presidente Usa Joe Biden sarà in Polonia, dal 20 al 22 febbraio. La portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha confermato le voci che si susseguivano da tempo su una possibile visita in occasione dell'anniversario dell'invasione russa.

Sul campo, Kiev denuncia massicci raid di Mosca e il passaggio di due missili russi sullo spazio aereo di Moldavia e Romania prima di entrare nei cieli ucraini nel punto di confine fra i tre Paesi. La Moldavia, dove oggi si registrano le dimissioni della premier filo-occidentale Natalia Gavrilita, conferma. Bucarest invece no, e si limita ad affermare che "il punto della traiettoria più vicino allo spazio aereo della Romania è stato registrato dai sistemi radar a circa 35 chilometri a nord-est del confine". Rabbiosa la reazione del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, secondo cui l'atto di Mosca è "una sfida alla Nato e alla sicurezza collettiva. Un terrore che deve essere fermato".

Per questo l'Ucraina continua a spingere per avere aerei da combattimento dai partner occidentali. "Basta parole ed esitazioni politiche, servono decisioni chiare e rapide", tuona Mykhailo Podolyak, influente consigliere del presidente Zelensky. "Missili a lungo raggio e jet da combattimento", la richiesta di Kiev, altrimenti "il genocidio non potrà essere fermato". Il primo Paese a ricevere una richiesta ufficiale in merito è l'Olanda. L'Ucraina vorrebbe i suoi caccia F-16. La ministra della Difesa, Kajsa Ollongren, conferma di aver ricevuto la domanda di Kiev, ma non si spinge oltre. Che l'Europa, nonostante gli sforzi di Zelensky, resti ancora tiepida in merito lo conferma anche il presidente francese, Emmanuel Macron. "Non escludo assolutamente nulla", ma i jet da combattimento chiesti dall'Ucraina non possono "in nessun caso" essere consegnati "nelle prossime settimane", e questo "non coincide con i bisogni di oggi".

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