Terremoto, Cina contro gli Stati Uniti: togliete le sanzioni alla Siria
La Cina sollecita gli Stati Uniti a mettere da parte le loro «ossessioni geopolitiche» e revocare le sanzioni alla Siria per facilitare gli aiuti umanitari dopo il terremoto che ha provocato migliaia di morti in Turchia e nel Nord della Siria. «Di fronte alla catastrofe, gli Stati Uniti dovrebbero abbandonare le loro ossessioni geopolitiche, revocare immediatamente le sanzioni unilaterali contro la Siria e aprire la porta agli aiuti umanitari», ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, che ha accusato gli Usa di «aggravare la crisi umanitaria» nel Paese.
Bufera su Biden: troppo lento nell'abbattere il pallone-spia. I retroscena
«Respingo categoricamente le accuse secondo cui le sanzioni europee potrebbero avere qualche impatto sul sostegno umanitario in Siria - Lo ha annunciato il commissario europeo per la Gestione delle urgenze, Janez Lenarcic - Ricordiamo che le sanzioni furono imposte nel 2011 per la repressione da parte del regime siriano contro la sua popolazione anche con l’uso di armi chimiche. Le sanzioni colpiscono il regime e i suoi sostenitori e certi settori dell’economia da cui il regime trae profitto. Per chiarezza condivido con voi esattamente, nel dettaglio, che cosa riguardano le sanzioni europee contro la Siria. Si tratta di sanzioni individuali contro 291 persone e 70 entità che sono soggetti a congelamento dei beni e divieti di viaggio a causa del loro ruolo nella violenta repressione della popolazione civile. Le sanzioni colpiscono membri del regime, l’esercito, certi imprenditori e aziende che fanno ampi profitti dall’economia di guerra e che finanziano il regime - ha evidenziato - Poi ci sono le sanzioni settoriali che riguardano alcuni settori dell’economia da cui il regime trae profitto e sono progettati in modo da evitare qualsiasi potenziale effetto negativo sulla popolazione siriana. Nel dettaglio, un bando dell’export di equipaggiamenti che possono essere usati per la repressione interna e tecnologia di sorveglianza di comunicazioni, un embargo del petrolio dalla Siria; divieto di commercializzare le obbligazioni siriane e bando di commercio dei prodotti siriani illegalmente portati fuori dalla Siria e divieto di export di beni di lusso alla Siria», ha aggiunto. «Nulla che possa intaccare la consegna di aiuto umanitario e assistenza emergenza, specialmente nella situazione attuale dopo il terribile terremoto».