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Terremoto in Turchia e Siria, sisma epocale e tragico bilancio delle vittime

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È stato devastante il terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito Turchia e Siria provocando, secondo un bilancio ancora provvisorio, oltre 2.300 morti. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha dichiarato che per la Turchia si è trattato del sisma peggiore dal 1939, quando il terremoto di Erzincan, nell'est del Paese, provocò circa 33mila morti. In Turchia un altro terremoto con un tragico bilancio si era verificato nel 1999, quando una scossa nel nord-ovest aveva causato 17mila morti.

Decine di città colpite, centinaia di costruzioni crollate: poi la nuova scossa di magnitudo 7.5 con epicentro a Ekinozu a circa 100 chilometri dalla prima. Nel corso delle ore il numero dei morti si è aggravato: oltre 2.300 morti vittime. I soccorritori continuano a scavare sotto le macerie ed è atteso che il bilancio si aggravi ulteriormente. In Turchia il bilancio è di circa 1.500 morti in 10 province e circa 8.500 feriti, secondo i dati diffusi dal presidente dell'agenzia per la gestione dei disastri del Paese.

In Siria, invece, il bilancio nelle aree del Paese controllate dal governo ha superato 430 morti e circa 1.280 feriti, secondo quanto riferito dal ministero della Salute; mentre nel nord-ovest del Paese, controllato dai ribelli, i gruppi che vi operano hanno dichiarato che il bilancio è di almeno 380 morti, con molte centinaia di feriti. La magnitudo della scossa principale è stata stimata dall'Istituto geologico degli Stati Uniti (Usgs) in 7.8. Alcune ore dopo un terremoto di magnitudo 7.5 ha colpito a più di 100 chilometri di distanza: un funzionario dell'agenzia turca per la gestione dei disastri, Orhan Tatar, ha dichiarato che si è trattato di un nuovo terremoto e non di una scossa di assestamento, ma i suoi effetti non sono al momento chiari. Tatar ha riferito ai giornalisti che si prevedono centinaia di scosse di assestamento dopo i 2 terremoti.

La regione colpita si trova su grandi linee di faglia ed è spesso colpita da terremoti. Circa 18mila persone morirono in un terremoto di simile potenza che colpì la Turchia nordoccidentale nel 1999. Il sisma principale, che ha avuto come epicentro la provincia sudorientale turca di Kahramanmaras, è stato avvertito fino al Cairo. Sono scesi in strada anche i residenti di Damasco e la scossa ha fatto sobbalzare le persone nei letti anche a Beirut. Sia in Turchia, sia in Siria i residenti sono stati svegliati all'alba dal terremoto e si sono precipitati fuori mentre il meteo della notte era freddo e in alcune zone pioveva e nevicava.

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