Australia, capsula altamente radioattiva persa per strada: caccia senza sosta
Oltre al possibile rischio di una guerra nucleare dall’Australia arriva una situazione potenzialmente esplosiva. Una società mineraria si è infatti scusata per aver perso una capsula altamente radioattiva su un tratto di 1.400 chilometri della zona occidentale del Paese, mentre le autorità hanno setacciato parti della strada alla ricerca della piccola ma pericolosa sostanza. La capsula faceva parte di un dispositivo che si ritiene sia caduto da un camion mentre veniva trasportato tra un sito nel deserto e Perth lo scorso 10 gennaio.
I servizi di emergenza dell'Australia Occidentale hanno chiesto aiuto ad altri Stati australiani e al governo federale per il ritrovamento della capsula, poiché non dispongono delle attrezzature adatte. La capsula misura 8 millimetri per 6 millimetri e le persone sono state avvisate che potrebbe essersi inconsapevolmente incastrata nei pneumatici della loro auto. La sorgente di cesio 137 in ceramica, comunemente usata nei misuratori di radiazioni, emette quantità pericolose di radiazioni, equivalenti a 10 raggi X in un'ora. Potrebbe causare ustioni alla pelle e un'esposizione prolungata potrebbe causare il cancro.
L'amministratore delegato del gigante minerario Rio Tinto Iron Ore, Simon Trott, domenica ha dichiarato che l'azienda sta prendendo molto sul serio l'incidente e si è scusata per aver causato preoccupazione nell'opinione pubblica: “Riconosciamo che la situazione è chiaramente molto preoccupante e ci dispiace per l'allarme che ha causato nella comunità dell'Australia occidentale. Oltre a sostenere pienamente le autorità competenti, abbiamo avviato una nostra indagine per capire come la capsula sia andata persa durante il trasporto". Trott ha inoltre dichiarato che l'appaltatore era qualificato per il trasporto del dispositivo radioattivo e che un contatore Geiger aveva confermato la presenza del dispositivo a bordo del camion prima di lasciare la miniera. La polizia ha già stabilito che l'incidente è stato un incidente e che non sono previste accuse penali. Ma la paura resta alta.