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Cosa fanno le armi termobariche, l'esplosione devastante nel Donbass

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Le chiamano anche bombe a vuoto e sono i più potenti esplosivi non nucleari che esistano. Tra le tante armi impiegate nella guerra in Ucraina ci sono anche le terribili testate termobariche russe che restano uno degli strumenti di morte più impressionanti. In una bomba termobarica (così come in tutti gli esplosivi volumetrici), la sostanza esplosiva è composta al 100 per cento da carburante, mentre l’ossidante utilizzato è l’ossigeno dell’atmosfera. Questo permette di avere bombe molto più efficienti a parità di peso, poiché non hanno bisogno di contenere il loro ossidante. Nella nuova offensiva nel Donbass l'Armata russa le sta utilizzando: quando esplode si genera una cupola di fuoco in grado di ammazzare le persone nascoste nelle cantine o nei bunker: soldati o civili, che restano intrappolate nella zona dei combattimenti. 

L’esplosione della carica provoca una nuvola a temperature altissime, che brucia l'ossigeno e crea un’onda d’urto assassina. Una prima esplosione nebulizza il contenuto della bomba: una mistura di combustibile e particelle metalliche. In questo modo si crea una nuvola di aerosol infiammabile che nelle bombe più grandi può raggiungere un diametro di decine e decine di metri.

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