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Come finirà la guerra in Ucraina, la previsione di Nathalie Tocci: "Escalation fino al collasso"

Giada Oricchio
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky implora i blindati Leopard 2 di fabbricazione tedesca per difendersi dall’aggressione dell’esercito russo che in queste ore ha intensificato i bombardamenti sulle regioni di Donetsk e Kharkiv. Tuttavia, la Germania tentenna. Il neo ministro della Difesa, Boris Pistorius, ha frenato: “Dobbiamo valutare le possibili conseguenze per tutti. Inoltre dobbiamo fare l’inventario delle risorse a disposizione”.

Nemmeno le dichiarazioni stampa di John Kirby, coordinatore per le comunicazioni strategiche al Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, che ci sono prove fotografiche sui rifornimenti di armi e munizioni dalla Corea del Nord ai mercenari russi del Gruppo Wagner, è servita a smuovere Berlino. Cosa succederà? Siamo in una fase di stallo della guerra in Ucraina?

Nathalie Tocci, direttrice dell’Istituto Affari Internazionali, ha fatto il punto della situazione in un editoriale per La Stampa: “In Occidente si è andata consolidando l’idea che Mosca non è interessata a negoziare. Il Cremlino è ottusamente determinato a proseguire la guerra nonostante i fallimenti. (…). Come spesso accade nei regimi dittatoriali, quando ci si ritrova in una fossa, si continua a scavare”.

Secondo Tocci, Putin sta pianificando una nuova escalation nonostante militarmente sia sostenuto solo da Teheran (la Cina resta alla finestra, nda). L’esperta di geopolitica spiega che il Cremlino ha sostituito l’idea di “operazione speciale” con quella di “grande guerra patriottica” per giustificare una nuova imponente mobilitazione di massa. “Potrebbero arrivare 300.000 truppe al fronte, la stragrande maggioranza priva di mezzi e addestramento – scrive Tocci -. Finirà come carne da macello. (…). Lo scenario russo rimane quello dell’escalation fino al collasso”.

Un altro aspetto da considerare è che Putin dispone di tempo: è disposto a continuare a oltranza nella convinzione che prima o poi l’Occidente si stancherà di aiutare Kiev e quando arriverà quel momento si riprenderà tutti i territori persi. Tocci conclude con un passaggio sull’esito del vertice di Ramstein: “L’Occidente ha preso atto in maniera consapevole che bisogna fare il possibile affinché la guerra finisca il prossimo anno. L’unico modo per riuscire nell’intento è mettere gli ucraini nelle condizioni di sconfiggere la Russia liberando il proprio territorio”.    

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