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Kate Middleton, vendetta feroce contro Harry: "Le terapie mentali non funzionano su tutti"

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Secondo un proverbio “Arlecchino scherzando diceva la verità”. Vale anche per le teste coronate, in particolare per Kate Middleton che ha replicato indirettamente alle accuse mosse da Harry a lei, William e tutta la famiglia. La prima uscita pubblica dopo la pubblicazione del libro “Spare” è stata la prima occasione utile per ribattere al cognato.

I principi del Galles hanno inaugurato l’ente benefico per la salute mentale Open door di Liverpool e all’ingresso la folla li ha accolti calorosamente (stessa sorte per Re Carlo III in un altro luogo). Una donna ha afferrato la mano del principe William e ha urlato: “Vai avanti, vai avanti! Noi di Liverpool ti amiamo!”, l’erede al trono ha sorriso rincuorato: “Sì, lo farò”. La stessa signora ha poi dichiarato a “The Sun” che il riferimento a Harry era ovvio e il principe lo aveva capito (“sapeva benissimo di cosa stavo parlando”). Ma il meglio doveva ancora venire.

All’interno della struttura la duchessa di Cambridge ha domandato a un gruppo di ragazzi se la musicoterapia li avesse aiutati, qualcuno ha risposto che era un valido modo per esprimere le emozioni. Così Kate ha sfoderato una battuta sospetta: “Le terapie mentali basate sulla parola non funzionano per certe persone, non sono per tutti. Per questo è necessario che ce ne siano di diversi tipi”.

Un’uscita sibillina e una stoccata perfida ad Harry? Sì, secondo la stampa inglese. Anche perché poco dopo, la futura regina ha sottolineato: “Tutti parlano di salute mentale”. Chiara l’allusione al duca di Sussex che ha disseminato l’autobiografia di particolari sulle terapie (convenzionali e non) seguite per superare il suo disagio mentale e le crisi di ansia e panico dovute al trauma per la prematura scomparsa della madre Lady Diana. Al termine della visita, un giornalista ha chiesto due volte al principe William d’Inghilterra se avesse letto “Spare”, ma la testa coronata ha fatto finta di non sentire.

Con il suo memoriale zuppo di denigrazioni e critiche pesanti, Harry aveva lo scopo di mandare in frantumi la monarchia, tuttavia al momento ha ottenuto l’effetto contrario: nel Regno Unito e in America è salito il gradimento verso William, Kate e Carlo (stabile sul fondo Camilla) ed è crollato il consenso per i Sussex. Come mai? Perché nei loro racconti, nelle loro interviste, nelle loro docufiction c’è sempre quella sgradevole sensazione che stiamo mascherando la bulimia di denaro e le misere, immature vendette personali con nobili intenti, con il coraggio di ribellarsi al potere e allo status quo. Invece, è tutto più banale.

Harry e Meghan stanno facendo ai propri cari esattamente quello che i tabloid hanno fatto loro per un paio di anni e di cui si sono lagnati in continuazione da bimbi viziati: monetizzano sulla privacy altrui, la vendono al miglior offerente (con l’aggravante che non sono estranei), mentre la loro vita privata è sacra. Solo Harry e Meghan possono parlare di Harry e Meghan, al contrario loro possono "sputtanare" tutti.  

 

 

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