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La metà degli aiuti di Stato autorizzati dalla Ue va alla Germania, briciole all'Italia

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La Commissione Ue fornisce il quadro temporaneo sugli aiuti di Stato e scopriamo che la metà di quelli approvati da Bruxelles riguarda la Germania, mentre poche briciole spettano all'Italia. Fino al 31 dicembre 2022 "sono state prese circa 170 decisioni per approvare misure nazionali notificate dai 27 Stati membri nel contesto dell’attuale crisi geopolitica legata specialmente alla guerra della Russia contro l’Ucraina" e "sull’ammontare di 540 miliardi di euro di aiuti di Stato approvati finora, il 49,3% sono stati notificati dalla Germania, il 29,92% dalla Francia, il 4,73% dall’Italia" e il restante 16% dagli altri Stati membri. A spiegarlo in conferenza stampa è Arianna Podestà, portavoce della Commissione europea.

 

 

Si tratta di stime, ha precisato, e va ricordato che non si tratta solo di trasferimenti diretti, ma anche di prestiti e garanzie, che hanno effetti diversi.  I dati forniti dalla Commissione evidenziano il fatto che, di fronte alla crisi energetica e in assenza di strumenti comuni adeguatamente dimensionati, i Paesi con i bilanci più forti possono permettersi di sostenere le proprie economie in modo assai più efficace dei Paesi che hanno conti pubblici meno sani. Cosa che comporta un vantaggio competitivo per le imprese dei primi, rispetto alle imprese dei secondi. 

 

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