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Covid, anche la Francia ci imita: test per chi si imbarca dalla Cina

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I viaggiatori che si imbarcano in Cina su voli diretti in Francia dovranno presentare un test negativo al Covid-19 al momento dell’imbarco. Lo ha annunciato il governo francese che si unisce così all’Italia e alla Spagna tra i Paesi dell’Ue che impongono restrizioni ai passeggeri che arrivano dal Paese asiatico alle prese con una preoccupante recrudescenza del virus. I viaggiatori dovranno portare la prova di un test negativo effettuato meno di 48 ore prima dell’imbarco. Altri test saranno effettuati all’arrivo a campione e i test positivi saranno oggetto di sequenziamento al fine di rilevare possibili nuove varianti del virus, ha indicato una fonte governativa transalpina durante una conferenza stampa.  Anche la Gran Bretagna è pronta ad annunciare l’obbligo del test al Covid negativo per i viaggiatori in arrivo dalla Cina, riporta la Bbc che spiega: i passeggeri dovranno effettuare il tampone prima del viaggio. 

 

Nonostante l'Ecdc, agenzia Europa per le malattie infettive, ritenga "ingiustificati" gli screening negli aeroporti dopo Roma si sono mosse Madrid e Parigi. E Pechino sbatte i pugni. La "vera intenzione" dei Paesi che hanno imposto restrizioni di viaggio agli arrivi dalla Cina "è sabotare i tre anni di sforzi cinesi di controllo del Covid-19 e attaccare il sistema del Paese", si legge sul Global Times, giornale prodotto dal Partito Comunista, nel quale Pechino fa trasparire tutta la sua ira per le decisioni che sempre più Paesi nel mondo stanno prendendo dovute alla situazione dell’epidemia nel gigante asiatico. La Cina parla di posizioni "discriminatorie" e respinge al mittente le critiche di chi la accusa di voler occultare i dati.

 

Secondo la società di ricerca britannica specializzata in salute pubblica Airfinity i morti al giorno in Cina sarebbero circa 9mila con un picco di casi giornalieri previsto a metà gennaio che arriverebbe a toccare i 3,7 milioni in 24 ore. Motivazioni sufficienti per prendere precauzioni, anche se le varie nazioni si stanno muovendo a macchia di leopardo. Fra le ultime a decidere provvedimenti ci sono Israele e Giappone, che richiederanno un tampone negativo per i passeggeri che arrivano dalla Cina, e la Spagna, tampone negativo o certificato vaccinale. La Germania ha annunciato un monitoraggio delle varianti negli aeroporti, pur evitando per ora l’obbligatorietà del test negativo. 

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