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Guerra Ucraina, il ministro degli Esteri russo Lavrov minaccia Kiev e l'Occidente

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«Il nemico conosce bene le nostre proposte per la smilitarizzazione e la denazificazione dei territori controllati dal regime, l’eliminazione delle minacce alla sicurezza della Russia provenienti da lì, compresi i nuovi territori (le Repubbliche di Donetsk e Lugansk e le regioni di Kherson e Zaporizhzhia). Non resta che accettarle e realizzarle nel miglior modo possibile, altrimenti la questione sarà decisa dall’esercito russo». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, in un'intervista alla Tass.

 

 

 

 

La giornata sul fronte del conflitto tra Ucraina e Russia, inoltre, si è aperta con la notizia diramata dal centro di Resistenza nazionale dell’esercito ucraino secondo cui i russi hanno iniziato a integrare con la forza i centri religiosi nelle zone dell’Ucraina occupate dai russi in chiese e moschee controllate dal Cremlino. Ma a fare più scalpore sono state le dichiarazioni del ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov che, intervistato dall’agenzia Tass, ha dichiarato: «Il corso politico dell’Occidente che mira alla totale repressione della Russia è estremamente pericoloso e presenta rischi di uno scontro armato diretto tra potenze nucleari». Lavrov ha inoltre sottolineato che per Mosca non ci possono essere vincitori in una guerra nucleare e che questa «non deve mai essere scatenata», mentre l’Occidente, «con speculazioni irresponsabili», dice «che la Russia sia presumibilmente sull’orlo dell’uso di armi nucleari contro l’Ucraina».

 

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