Putin, il politologo Solovei: "La fine è vicina". Ultima rivelazione sulla malattia
Se Vladimir Putin è ancora in vita è grazia ai farmaci dell'occidente. Ad affermarlo è lo storico e analista politico russo Valery Solovei secondo cui il presidente russo starebbe assumendo farmaci antitumorali per rallentare la diffusione del cancro e di tenerlo in vita. "Posso dire che senza questa terapia estera" Putin non ci sarebbe più, ha detto il politologo al canale YouTube ucraino Odesa Film Studio, come riporta il New York Post. Le speculazioni sulla presunta malattia dello Zar si susseguono dall'invasione russa dell'Ucraina e l'inizio della guerra, ma non sono mai state confermate ufficialmente. In passato si è parlato di tumore al sangue, gravi problemi alla schiena, morbo di Parkinson.
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Putin "usa i trattamenti più avanzati e una terapia mirata che la Russia non è in grado di fornirgli", ha detto Solovei secondo cui per il capo del Cremlino "la fine è vicina, anche secondo i medici che lo stanno curando, perché nessun farmaco può avere successo per un tempo infinito".
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Solovei è un ex professore dell'università di affari internazionali MGIMO di Mosca, dove era capo del dipartimento per le relazioni pubbliche. Poi la rottura con le autorità e le dimissioni per creare il movimento politico di opposizione Peremen. Due anni fa, nel novembre 2020, lo storico e analista sostenne che Putin era sul punto di dimettersi da presidente della Federazione russa proprio a causa di motivi di salute.