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Il Cremlino attacca la Ue: "Price cap al gas inaccettabile, reagiremo"

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Dura reazione del Cremlino contro il tetto al prezzo del gas a 180 euro a megawatt/ora deciso dall'Unione europea. Il preci cap del gas è "inaccettabile" perché è "un attacco al mercato", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, assicurando che da parte di Mosca ci sarà una "risposta adeguata". "Mosca avrà bisogno di tempo per valutare i pro e i contro e scegliere una risposta alle nuove sanzioni sul gas, ma verranno prese misure", ha aggiunto Peskov.

 

La commissaria Ue all’Energia, Kadri Simson, invece, ha spiegato che "il meccanismo adottato oggi ha un livello di attivazione inferiore rispetto alla proposta iniziale della Commissione e lo spread è ora di 35 euro. Il testo mantiene le caratteristiche essenziali di uno strumento di correzione del mercato che è stato proposto. E viene fornito con una serie più forte di salvaguardie". Simson, intervenuta nella conferenza stampa dopo l’approvazione del price cap al Consiglio Energia a Bruxelles, ha aggiunto: "La Commissione è sempre stata molto chiara sul fatto che questo meccanismo porta benefici, ma comporta rischi. E sono stati inseriti ulteriori presidi a tutela della liquidità delle forniture energetiche, dei mercati finanziari e del consumo del gas. L’accordo odierno indica chiaramente che l’Europa non è disposta a pagare qualsiasi prezzo per il gas e che è in grado di agire per garantire la sua sicurezza energetica".

 

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