Ucraina, svolta nella guerra: "Missili Patriot dagli Usa". Come cambia il conflitto
È di circa un miliardo di euro l'ammontare delle donazioni promesse all'Ucraina al termine della conferenza di Parigi. Lo ha annunciato la ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna. "La conferenza internazionale a sostegno dell'Ucraina organizzata a Parigi ha permesso di raccogliere quasi un miliardo di euro in donazioni per aiutare la popolazione a trascorrere l'inverno in un Paese le cui infrastrutture sono state devastate dagli attacchi da parte dei russi", ha annunciato Colonna, spiegando che "di questo miliardo di euro, 415 milioni saranno destinati al settore energetico, 25 milioni per l'acqua, 38 milioni per l'alimentazione, 17 milioni per la salute, 22 per i trasporti. Il resto è ancora da definire".
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L'annuncio è stato accolto con soddisfazione da Kiev, che ha sottolineato l'importanza di poter respingere i tentativi della Russia di far "precipitare" il popolo ucraino "nel freddo e nell'oscurità". "Con il sostegno dei nostri amici, persevereremo", ha dichiarato il primo ministro ucraino, Denys Shmyal, che ha poi sottolineato il rischio di una contrazione "del 50%" dell'economia ucraina se gli attacchi alle infrastrutture critiche da parte dei russi dovessero continuare. Shmyhal ha aggiunto che il governo ucraino ha stimato che i danni causati dalla guerra "potrebbero raggiungere i 700 miliardi di dollari entro la fine dell'anno".
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In occasione della conferenza di Parigi sul sostegno all'Ucraina è stata poi decisa l'istituzione del 'meccanismo di Parigi' per coordinare meglio gli aiuti internazionali. "Si baserà sul meccanismo di protezione civile dell'Unione europea, che sta già svolgendo un ruolo prezioso e sarà ampliato per includere gli Stati terzi che desiderano partecipare allo sforzo. Questo meccanismo migliorerà l'efficacia dell'assistenza e consentirà una risposta in tempo reale alle esigenze espresse dall'Ucraina. Questo meccanismo rimarrà operativo finché sarà necessario", viene sottolineato in una nota dell'Eliseo.
Importanti aiuti a Kiev, in questo caso militari, potrebbero poi arrivare dagli Stati Uniti. Secondo la Cnn, che ha citato fonti vicine all'Amministrazione Biden, gli Usa stanno finalizzando l'invio dei sistemi di difesa missilistica Patriot all'Ucraina.
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Appare ancora lontana, intanto, una possibile soluzione negoziale alla guerra. Il Cremlino, tramite il portavoce Dmitry Peskov, ha liquidato i cosiddetti "passi per la pace" del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, definendoli "tre passi verso la continuazione delle ostilità". Peskov ha anche ribadito che il ritiro delle truppe russe dall'Ucraina entro la fine del 2022 "è fuori questione". E' invece quasi certo che il presidente russo Vladimir Putin possa incontrare il presidente cinese, Xi Jinping, entro la fine dell'anno. Secondo una fonte vicina alla presidenza russa, citata dal giornale Vedomosti, è improbabile però che il colloquio si tenga di persona ed è più probabile che avvenga in videoconferenza.
Intanto in Ucraina è tornata per qualche ora l'allerta aerea su tutte le regioni, dopo l'avvistamento di alcuni caccia russi. L'allarme è poi rientrato, ma non sono mancati attacchi di terra da parte delle truppe russe. Ancora una volta, come riferito dalle autorità ucraine, ad essere colpite sono state abitazioni civili e infrastrutture critiche. Nella regione di Zaporizhzhia una donna di 83 anni è rimasta uccisa, mentre nel Donetsk sono state colpite una scuola e una zona industriale. Zelensky ha avvertito della possibilità di nuovi attacchi missilistici da parte dei russi, intenzionati a creare altri blackout, mentre il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha parlato di una possibile "grande offensiva" della Russia tra gennaio e febbraio.
Continua poi il lavoro da parte dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) per la messa in sicurezza delle centrali ucraine. Come annunciato dal direttore, Rafael Grossi, l'Aiea "invierà missioni tecniche permanenti in tutte le centrali nucleari" che si trovano sul territorio ucraino.