Ucraina, la minaccia di Medvedev: "Contate i missili? Ce n'è per tutti"
"I nemici continuano a ’calcolare' attentamente i nostri lanci e le nostre scorte. Sperano invano in un esaurimento delle nostre capacità. Ce n’è per tutti!". L'ultima minaccia dell’ex presidente russo Dmitry Medvedev arriva su Telegram. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione minaccia nuovi raid sull’Ucraina, affermando che gli arsenali russi sono ancora pieni, contrariamente alle aspettative del "nemico" di un esaurimento delle scorte di missili.
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Medvedev, uomo di fiducia del presidente Vladimir Putin, racconta di essersi recato in visita presso la compagnia di Stato Region dove ha discusso "dell’incremento della fornitura di armi ad alta precisione alle forze armate russe". In un video allegato, mostra bombe e torpedini costruite da Region, una delle principali fabbriche russe di munizioni. Il post, poco dopo un nuovo attacco massiccio sull’Ucraina, arriva in seguito a diverse dichiarazioni ucraine sul progressivo esaurimento delle scorte degli arsenali russi.
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Le affermazioni di Medvedev sono state commentate dal professore di Relazioni internazionali Vittorio Emanuele Parsi su RaiNews 24. Per l'analista l'uso "terroristico dei bombardamenti" da parte della Russia è un "comportamento criminale del regime di Putin", la cui natura si è rivelata negli ultimi anni ma che è uscita definitivamente allo scoperto con la guerra in Ucraina. "La distruzione sistematica delle infrastrutture per colpire la popolazione civile interroga l'Europa - continua Parsi - e la risposta non può essere convincere gli ucraini ad arrendersi. La soluzione non esiste. Possiamo solo fare in modo che gli ucraini intercettino il maggior numero di missili".