Meta, il Wsj: tangenti da hacker, gruppo di dipendenti vendeva accessi ai profili
Account compromessi, sbloccati o controllati senza il consenso degli utenti. Per questo sarebbero stati licenziati o sospesi più di venti dipendenti di Meta, la società di Mark Zuckerberg che controlla Facebook e Instagram. La notizia è stata riportata dal Wall Street Journal secondo cui i dipendenti messi alla porta avrebbe anche accettato tangenti da parte di hacker per accedere ai profili.
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Tra gli oltre venti dipendenti di cui parla il Wsj ci sarebbero anche consulenti di sicurezza che gestivano strumenti Oops, che sta per Online Operations, usati dallo staff per ridare agli utenti accesso ai propri account in caso di password dimenticata o intrusioni esterne. Il loro utilizzo è aumentato in modo improvviso negli ultimi mesi e i dirigenti di Meta hanno iniziato avviato un’investigazione interna che ha fatto emergere gli abusi.
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“Gli individui che vendono servizi di stampo criminale prendono sempre di mira le piattaforme online, compresa la nostra, e adattano le loro tattiche in risposta ai metodi di rilevamento comunemente utilizzati nel settore” ha spiegato Andy Stone, il direttore delle comunicazioni di Meta, alla testata Cnbc secondo quanto riparo Wired che ricorda come l'inchiesta arriva in un "periodo particolarmente difficile per l'azienda, che ha da poco annunciato i primi licenziamenti di massa della sua storia".