Anche il Pentagono inizia la retromarcia: "Servono maggiori informazioni sui missili in Polonia"
Dopo le sicurezze iniziali, ora emergono i dubbi su quanto avvenuto in Polonia. Non è ancora chiaro se a colpire i territori della Nato siano stati dei missili lanciati dei russi o dei frammenti caduti dopo i missili lanciati dalla difesa ucraina. La Casa Bianca resta per il momento cauta nel qualificare gli eventi accaduti sul suolo polacco. In un messaggio postato su Twitter, Adrienne Watson, la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americano - organo posto sotto la diretta responsabilità del presidente - ha affermato di «non poter confermare le informazioni in merito».
Nuova ipotesi sui missili caduti sulla Polonia: “abbattuti”. La soffiata che cambia tutto
Gli Stati Uniti, però, affermano che stanno lavorando con il governo polacco per ottenere maggiori informazioni: «Scopriremo cosa è successo e stabiliremo quali sono i prossimi passi appropriati da compiere».
Ora Mosca nega: "Quei missili caduti in Polonia non sono nostri"
Pochi minuti prima, il portavoce del Pentagono aveva anche affermato di non «avere alcun elemento per corroborare» le informazioni sui missili russi che avrebbero colpito il suolo polacco. D’altra parte, ha tenuto a richiamare la dottrina americana in materia: «Per quanto riguarda i nostri impegni sulla sicurezza e l’articolo 5, è sempre stato molto chiaro il fatto che difenderemo ogni centimetro quadrato di territorio Nato»