Kherson liberata: com'è iniziata la riconquista della città. Il video esplosivo
Kiev fa festa mentre il ritiro da Kherson non è stato visto come una "umiliazione" per la Russia. A farlo sapere il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha ribadito come la regione di Kherson resti "territorio russo" dopo l'annessione dei territori ucraini. Ma in un video "esplosivo" pubblicato sul canale Twitter "@TpyxaNews" gli ucraini raccontano com'è iniziata la riconquista della città. "Proprio l'inizio dell'operazione di liberazione della riva destra di Kherson - cinguettano - il cui culmine è stato l'incontro trionfante dei nostri ragazzi nel centro regionale". Poi la data, nero su bianco e i militari che hanno aperto la strada all'esercito di Zelensky: Shnihurivka, 8 novembre. "I primi attacchi contro le postazioni nemiche, effettuati dalla 63a brigata".
The very beginning of the operation to liberate the Right Bank of Kherson, the culmination of which was the triumphant meeting of our boys in the regional center.
— ТРУХА⚡️English (@TpyxaNews) November 12, 2022
Shnihurivka, Nov 8. The first strikes against the enemy's positions, which were carried out by the 63rd brigade. pic.twitter.com/LfhfR8FEBB
Intanto le prime truppe di Kiev sono arrivate dentro la città di Kherson, accolte da molte persone che hanno sventolato le bandiere ucraine. Scene di festa testimoniate da diversi video pubblicati online, che hanno anche mostrato una bandiera dell'Unione Europea issata insieme a quella ucraina sul municipio di Kherson. Come sottolineato dal ministro degli Esteri ucraino, Dmitro Kuleba, il ritiro dei russi "è un'importante vittoria per l'Ucraina", mentre l'intelligence di Kiev ha invitato i soldati russi ancora presenti sul territorio di Kherson ad arrendersi, così da avere salva la vita. "Il vostro comando vi ha lasciato alla mercé del destino. In caso di resa volontaria, l'Ucraina vi garantisce la vita e la sicurezza. Rispettiamo le Convenzioni di Ginevra, garantiamo ai prigionieri di guerra cibo e cure mediche ", il messaggio inviato ai russi da parte della direzione generale dell'intelligence di Kiev.