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Scholz perde la pazienza con gli evangelici salva-migranti. Chi c'è dietro le Ong

Gianfranco Ferroni
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Alla fine pure il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha perso la pazienza sulla questione dei migranti: tutta colpa della chiesa evangelica che finanzierebbe le navi-taxi che fanno la spola tra le coste africane e l'Italia. Dall'esecutivo berlinese viene fatta filtrare la notizia che Evangelische Kirche in Deutschland, che conta 20 milioni di fedeli in Germania, ha fondato e raccoglie donazioni per United4Rescue, forte di due navi: la Humanity1, al centro della disputa con l'Italia, e la Sea-Eye4.

 

Poiché Scholz sa che in casa sua il tasto dei migranti può fargli perdere altro consenso, con questa fuga di notizie ha dimostrato di avere trovato il colpevole fuori dal suo esecutivo. Qualcuno addirittura nota che il governo tedesco ha scelto di comunicare queste informazioni dopo avere ascoltato Papa Francesco che dava la sua benedizione a Giorgia Meloni. Senza dimenticare che tra la chiesa di Roma e quella evangelica le frizioni ci sono sempre state, e il cancelliere Scholz è apertamente ateo, tanto da omettere di pronunciare, al momento del giuramento solenne, la formula «so wahr mit Gott helfe», ovvero «che Dio mi aiuti».
 

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