Prezzo del gas in rialzo, quanto aumenteranno le bollette per le famiglie
Chiusura in forte rialzo per i future sul gas al Ttf in aumento del 8% a 125,86 euro/mwh. A preoccupare gli investirori i flussi di Gnl dagli Stati Uniti a causa di un ritardo nel riavvio dell’impianto di Freeport Lng in Texas. Tuttavia, i prezzi del gas naturale in Europa rimangono vicini ai minimi degli ultimi 5 mesi, meno di un terzo rispetto al picco estivo di 339 euro/mwh, grazie a un clima più mite del solito che dovrebbe durare fino a metà novembre, consumi di gas ridotti e gli stoccaggi pieni. Nonostante il sollievo attuale, permangono i timori su quando le temperature inizieranno a scendere. Guardando al futuro, iniziano ad aumentare le preoccupazioni sulle riserve per il prossimo anno poichè i flussi di gas russo attraverso il Nord Stream 1 sono rimasti a zero e c’è la possibilità che i flussi rimanenti attraverso l’Ucraina e TurkStream vengano interrotti. Allo stesso tempo, ci sono limiti all’import di Gnl in Europa e la concorrenza globale per il gas liquido potrebbe anche attrarre carichi verso altri mercati.
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Di bollette ha parlato Assoutenti, in vista delle prossime bollette energetiche di fine anno. La riduzione delle tariffe sul gas è un’illusione ottica - afferma Assoutenti in vista dell’aggiornamento ai prezzi dell’Arera (Autorità per energia acqua rifiuti) - Senza interventi strutturali le condizioni e i prezzi possono peggiorare rapidamente. Il governo ha i margini per un intervento». «Senza interventi forti sul prezzo del gas, le condizioni favorevoli e sfavorevoli che hanno determinato nell’ultimo mese il suo raffreddamento sui mercati non basteranno a mettere al sicuro famiglie e imprese - dice Assoutenti - Purtroppo non c’è stato solo il meteo a far diminuire il prezzo del gas ma anche un fermo produttivo che ha coinvolto l’industria italiana energivora che si rifornisce direttamente da Snam con una riduzione dei consumi di oltre il 20%». «Allo stesso tempo - rileva il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi - sappiamo che il prezzo del gas per circa il 77 % degli acquisti al mercato all’ingrosso è determinato da contratti a lungo termine oltre i 5 anni e, quindi, sottratti alla logica del mercato spot, tanto caro ai teorici che giustificano la speculazione come un male inevitabile. Di conseguenza - conclude Assoutenti - il governo ha ampi margini di intervento per ridurre ancora il prezzo del gas, a ottobre diminuito solo grazie a fattori esogeni più che ai provvedimenti del governo Draghi. Il presidente del Consiglio Meloni faccia diversamente dal suo predecessore e avvii un’azione di ascolto dei consumatori che fin dal novembre del 2021 hanno anticipato tutto ciò che sarebbe avvenuto nei mesi seguenti nel mercato energetico».