“Attacco al Nord Stream, sorpresa sui terroristi”. Chi c'è dietro il sabotaggio al gasdotto
La Russia sta cercando, attraverso i canali diplomatici, di essere ammessa alle indagini sulle esplosioni che hanno danneggiato il gasdotto Nord Stream, ma finora non ha ottenuto nulla. A parlare della situazione è il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: “Stiamo lavorando molto intensamente attraverso i canali diplomatici con i Paesi interessati, ma finora abbiamo trovato un muro, c’è riluttanza a interagire in qualche modo e riluttanza ad andare fino in fondo alla verità insieme. Il Cremlino non ha nuovi dati sull’indagine, proprio perché al momento la Russia è privata dell’opportunità di prendervi parte”.
Dopo Nord Stream i soldati Nato in Norvegia: gli Alleati si muovono
Poi Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia Ria Novosti, ha sollevato dei dubbi sui veri responsabili dell’attacco terrorista, facendo capire che in realtà a Mosca qualcosa sanno, con parole che sembrano puntare il dito contro l’Occidente: “Se l’identità degli autori dell’attacco al gasdotto Nord Stream sarà resa pubblica, molti rimarranno sorpresi nei Paesi europei”. Già nei primi giorni dopo i problemi ai gasdotti la Russia se l’era presa con gli Usa, tirando in ballo direttamente Joe Biden e le sue vecchie dichiarazioni sul Nord Stream.
"La fuga di gas aumenta". L'allarme della Svezia su Nord Stream 2