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Putin e il regalo del miliardario russo: "Un milione di soldatini". L'indiscrezione sconvolgente

Giada Oricchio
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Un milione di soldati… di piombo: questo il singolare regalo ricevuto dal presidente russo Vladimir Putin per i suoi 70 anni. Ma nasconderebbe un segreto. Su Telegram, il canale General SVR, gestito da un ex luogotenente russo oggi dissidente, ha pubblicato un post: “Una settimana fa, Putin ha festeggiato il suo compleanno e ha ricevuto dei doni. Le offerte non sono state numerose come negli anni precedenti, ma gli estimatori sono rimasti e non sono pochi. Nemmeno è diminuito il loro desiderio di elargire regali all'anziano dittatore”.

Poi racconta di un cadeau “molto interessante e davvero impressionante” da parte del magnate Yuri Kovalchuk, grande amico del numero uno del Cremlino: “Kovalchuk non ci ha deluso nemmeno questa volta: gli ha regalato un esercito di un milione di uomini, esattamente un milione di soldatini, alti fino a tre centimetri ciascuno, disposti in numerosi strati in un'enorme confezione trasparente”.

Generall SVR scende nei dettagli: “Ciascun soldatino rappresenta un corpo delle forze armate della Federazione Russa, è fatto a mano e non ha doppione”. In pratica sono riproduzioni fedeli di quelli in carne e ossa: “Hanno il medesimo equipaggiamento e le stesse armi, con insegne, gradi diversi, in proporzione alla composizione e quantità da privato al maggiore generale”.

Un esercito finto che, assicurano, ha tirato su il morale di Putin. Il regalo di natura bellica ha persino un nome: “mobilitazione” e qui viene la parte più inquietante. Secondo l’account, Yuri Kovalchuk ha ordinato i soldatini di piombo l’11 giugno 2022, potrebbe significare che l’oligarca avesse capito con largo anticipo che Putin avrebbe fatto ricorso alla mobilitazione dei civili per portare avanti l’invasione dell’Ucraina.

“Un regalo giunto a proposito, evidentemente Kovalchuk immaginava che prima o poi il suo amico avrebbe richiamato in guerra il popolo russo e quando ha effettuato l’ordine a giugno non ha sbagliato. Lui capisce Putin meglio di chiunque altro e conosce perfettamente il suo atteggiamento nei confronti dell'esercito e del popolo russo – si legge nel post -. Le persone che combattono e muoiono al fronte sono percepite dal presidente proprio come “soldati”. Putin è un burattinaio-comandante, l'iniziatore di battaglie epocali, sequestri e annessioni”. Insomma per l’ex agente del KGB, le persone sarebbero “giocattoli” al pari dei soldati di metallo e resina: materiali di consumo, “esseri inanimati che sono creati per il suo Gioco e che non hanno diritto a ribellarsi”.

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