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Corea del Nord, missili nella zona neutrale. Kim Jong-un: pronti alla guerra nucleare

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Sale la tensione tra Corea del Nord e Corea del Sud con la situazione che rischia di sfuggire di mano. Pyongyang  ha lanciato altri colpi di artiglieria nelle "zone cuscinetto" marittime a est e ovest del Paese. A riferirlo è l’esercito sud-coreano, citato dall’agenzia Yonhap, secondo cui l’inizio dell’esercitazione è avvenuto alle 17 di oggi, ora locale, le dieci del mattino in Italia, quando i soldati del regime di Kim Jong-un hanno sparato circa ottanta colpi verso il Mare Orientale, o Mar del Giappone, mentre venti minuti più tardi sono stati uditi circa duecento spari verso il Mar Giallo.

 

Siamo nelle "zone cuscinetto" a nord della Northern Limit Line, in pratica è il confine marittimo tra Sud e Nord stabilito in base a un accordo del 2018, l'anno del disgelo tra le due Coree. Secondo Pyomgyang, i missili sono il risultato di "forti contromisure militari" prese in risposta a un’apparente esercitazione di artiglieria sud-coreana condotta ieri. Il regime di Kim parla di "severo avvertimento" alle Forze Armate sud-coreane che inaspriscono le tensioni con "azioni spericolate".

 

Le pericolose schermaglie seguono il lancio di un missile balistico da parte della Corea del Nord nel Mar del Giappone, condannato dal Consiglio di Sicurezza sud-coreano e dal ministro degli Esteri giapponese, Yoshimasa Hayashi, che lo ha definito "totalmente inaccettabile". E la violazione dello spazio aereo registrata ieri. Osservatori interessati gli Stati Uniti che puntano il dito contro il rifiuto di Pyongyang a impegnarsi nel dialogo per la denuclearizzazione: gli Usa avevano anche imposto un nuovo round di sanzioni alla Corea del Nord dopo il lancio dell’Irbm del 4 ottobre scorso, prendendo di mira l’approvvigionamento di carburante.

 

Dal punto di vista delle sanzioni, il governo sud-coreano è tornato a imporle contro Pyongyang inserendo quindici individui e sedici entità nella propria blacklist e altre ne potrebbero arrivare nei prossimi giorni. Kim Jong-un ha ribadito dal canto suo di non sentire la "necessità" di aprire a un dialogo con Seul e Washington e ha annunciato che verranno prese "tutte le contromisure militari" per fronteggiare la situazione "instabile" tra le due Coree. Sull'esercitazione con missili balistici ha infine detto che le forze di combattimento nucleari del paese sono "pienamente preparate per la guerra vera e propria". 

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