Re Carlo III, scoppia la polemica sulla data dell'incoronazione
È polemica sulla data dell’incoronazione di re Carlo III. Il quotidiano britannico Daily Mail ha annunciato la cerimonia per il 2 giugno prossimo. Perché la regina Elisabetta II ha ricevuto la corona nell’Abbazia di Westminster il 2 giugno 1953. E, quindi, Carlo vorrebbe in questo modo fare un omaggio alla madre, la sovrana più longeva del Regno Unito, scomparsa l’8 settembre scorso all’età di 96 anni. L’agenzia di stampa statunitense Bloomberg ha proposto, invece, come giorno ideale il 3 giugno, citando fonti di Buckingham Palace che prevederebbero per la cerimonia un sabato o comunque un giorno non lavorativo, per dare la possibilità al maggior numero possibile di sudditi e ai tanti visitatori che sbarcheranno a Londra di assistere all’evento. Questo pomeriggio Buckingham Palace ha affermato con una nota che qualsiasi indicazione di una data è "pura speculazione".
"Modifiche al documentario". Harry e Meghan In preda al panico, la lite con Netflix
Il piano per incoronare Carlo, ribattezzata Operazione Gold Orb, è iniziata subito dopo la morte della regina. E sono ancora in corso discussioni sul giorno da scegliere perché diventerà una festa ufficiale del Regno per celebrare l’occasione. Di sicuro si sa già che l’incoronazione di Carlo III non sarà una cerimonia così sontuosa come quella di Elisabetta II, settant’anni fa. I tempi sono cambiati. Allora, con lo sfarzo della Corona, si volle dare una spinta morale alla nazione che usciva dalla guerra. Una spinta a crescere e ricostruire la potenza britannica. Carlo ha invece fatto sapere che vorrebbe una cerimonia più sobria e, soprattutto, meno costosa. Vista la crisi economica che sta coinvolgendo anche l’Inghilterra. L’evento non è in programma prima della prossima primavera, ma comunque avverrà in un lasso di tempo molto più rapido dei sedici mesi di attesa tra l’ascesa al trono e l’incoronazione di Elisabetta a seguito della morte del padre Giorgio VI. Si stima che la cerimonia del 1953 sia costata 1,57 milioni di sterline, l'equivalente di 46 milioni di sterline odierne.
Il nuovo re ha già chiarito che preferisce “una monarchia più snella e moderna e l’incoronazione lo rifletterà”. La pianificazione sarà comunque meticolosa. L'incoronazione è ricca di significati religiosi: un rituale solenne e sacro in cui il sovrano viene unto e presta giuramento davanti a Dio e al Paese. “The Mail on Sunday”, il tabloid della domenica, ha rivelato quanto trapelato da funzionari del palazzo reale e cioè che la cerimonia sarà "più breve, più piccola, meno costosa e più rappresentativa dei diversi gruppi e fedi del Regno". “La Gran Bretagna moderna - scrivono i media inglesi - è molto diversa da quella del 1953, l'incoronazione rifletterà la diversità religiosa e culturale del Paese e segnerà un significativo allontanamento dall'incoronazione di sua madre che rifletteva la nazione e l'impero dell'epoca”.
Il principe Filippo, in quanto consorte, non aveva il diritto di essere incoronato, ma invece si inginocchiò davanti alla giovane monarca e si impegnò a essere il suo "signore e compagno di vita". L'ultima volta che una regina consorte fu incoronata fu nel 1937, quando la madre della regina, Elizabeth Bowes-Lyon, sedeva accanto a Giorgio VI. Per la cerimonia di Elisabetta II una processione in carrozza portò più di ottomila dignitari all'Abbazia di Westminster, dove molti furono sistemati su panchine improvvisate tanti erano gli invitati. Più di quarantamila soldati vennero coinvolti nella parata lungo le strade di Londra. Durò più di tre ore e fu la prima cerimonia ad essere trasmessa in televisione. Per l’incoronazione di Carlo gli ospiti dovrebbero essere limitati a duemila. Intanto i bookmakers hanno aperto le scommesse sulla data dell’incoronazione che dovrebbe comunque avvenire entro la prossima estate.