Nato, i paesi ex comunisti vogliono l'adesione dell'Ucraina. E affrontano alla Russia
I capi di Stato di nove Paesi europei membri della Nato hanno diffuso una dichiarazione congiunta per sostenere il percorso verso l’adesione dell’Ucraina all’Alleanza e invitare tutti i 30 Paesi membri a intensificare gli aiuti militari a Kiev. Nella nota i nove capi di Stato hanno anche affermato che non riconosceranno mai l’annessione delle quattro regioni ucraine da parte della Russia ed espresso la loro piena solidarietà all’Ucraina. «Ribadiamo il nostro sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina e non riconosciamo e non riconosceremo mai i tentativi della Russia di annettere il territorio ucraino», si legge nella nota congiunta.
“Conseguenze serie”. La guerra nucleare tra Nato e Russia è ad un passo
I nove sono tutti Paesi ex-comunisti, situati in Europa centrale e orientale. L’adesione alla Nato necessita il ‘via libera’ di tutti i 30 Paesi membri ed essere un Paese già in guerra complica la richiesta. La nota congiunta di Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Macedonia del Nord, Montenegro, Polonia, Romania e Slovacchia è apparsa sui rispettivi siti web: «Sosteniamo l’Ucraina nella sua difesa contro l’invasione della Russia, chiediamo (che la Russia) si ritiri immediatamente da tutti i territori occupati e incoraggiamo tutti gli alleati ad aumentare sostanzialmente i loro aiuti militari all’Ucraina». Alla dichiarazione mancano le firme dei leader di altri quattro Paesi ex comunisti, membri della Nato e dell’Ue: Slovenia, Croazia, Ungheria e Bulgaria.
“Fine del regime o…”. La resa dei conti interna fa sobbalzare Putin