"Putin è pazzo e stiamo perdendo", le intercettazioni dei militari russi sul New York Times
Il morale dei soldati russi impegnati nella guerra in Ucraina è sotto terra e serpeggia il malcontento nei confronti del presidente Vladimir Putin, anche per essere stati obbligati a compiere quelli che sembrano dei veri e propri crimini. Mentre molti russi spartono verso il fronte ucraino per effetto della mobilitazione militare decisa dl Cremlino il New York Times pubblica alcune intercettazioni captate nelle comunicazioni tra i militari di Mosca e i loro familiari. Molti confessano di aver catturato e ucciso civili, di aver saccheggiato case e negozi.
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"Mamma, questa è la più stupida decisione che il nostro governo abbia mai preso", Putin "ha sbagliato gravemente" dice tale Serghiei alla madre. "C'è una foresta dove c'è il nostro quartiere generale. Ci sono entrato e ho visto un mare di cadaveri in abiti civili. Non ho mai visto così tanti corpi nella mia fo***ta vita", dice un altro ai familiari. C'è chi dice che nun vuole più essere un assassino e intende non sottoscrivere nuovi contratti militari - nel caso di volontari - e c'è anche chi mette in discussione l'intera "operazione militare speciale: "Qui non abbiamo visto un solo fascista. Questa guerra è basata su un falso pretesto. Nessuno ne aveva bisogno”. "Vogliono solo ingannare la gente in tv, dicendo 'tutto va bene, c'è solo un'operazione speciale' ma in realtà è una vera dannata guerra", dice un altro soldato alla fidanzata.
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Nonostante i timori che le proprie conversazioni potessero essere ascoltate, c'è chi dice ai familiari che “Putin è pazzo”. Vuole prendere Kiev, ma non possiamo farlo". Sullo stato della guerra sul campo, tra le intercettazioni pubblicate dal quotidiano americano ce ne sono alcune in cui i soldati ammettono: "La nostra offensiva si è fermata. Stiamo perdendo questa guerra”.