Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Nord Stream, Maria Zakharova accusa l'Occidente: fughe di gas in acque controllate da Nato

  • a
  • a
  • a

Le esplosioni e le fughe di gas dai gasdotti "Nord Stream" 1 e 2 continuano a tenere banco e a far tremare le diplomazie internazionali. Non solo. E' in corso un vero e proprio scambio di accuse reciproche tra Cremlino e Occidente su chi sia il reale colpevole del sabotaggio. Dal canto suo, Mosca torna ad accusare gli Stati Uniti di essere all’origine delle fughe di gas. La portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha sostenuto che gli incidenti al largo delle coste della Danimarca e della Svezia si sono verificati in un territorio che è «pienamente sotto il controllo» delle agenzie di intelligence statunitensi. «È successo nelle zone commerciali ed economiche di Danimarca e Svezia. Sono Paesi che gravitano attorno alla Nato, Paesi che sono completamente controllati dai servizi di intelligence statunitensi».

 

 

 

 

Del caso si è occupato anche Dmitry Peskov, portavoce del presidente Putin, che fa riferimento esplicito a un atto di terrorismo. Le esplosioni che hanno danneggiato il gasdotto "Nord Stream" sono dovute «probabilmente a un atto terroristico di un Paese straniero. L’entità dei danni indica che si tratta davvero di una sorta di atto terroristico internazionale, probabilmente di un Paese straniero», ha detto Peskov.

Dai blog