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Russia, proposta di Kadyrov a Putin per "demolire l'Occidente". Forze di sicurezza e unità speciali in Ucraina

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Il leader ceceno Ramzan Kadyrov lancia un appello a Vladimir Putin per cambiare passo nella guerra in Ucraina: invece dei riservisti, la Russia potrebbe mobilitare la metà degli agenti delle forze di sicurezza del paese. Sarebbero capaci "di demolire qualunque esercito occidentale", afferma il leader ceceno che ha impegnato le proprie forze sul campo nella prima fase della guerra in Ucraina, e che ieri si è scagliato contro i cittadini russi in fuga per evitare la mobilitazione.

 

Su Telegram, Kadyrov ha sottolineato che la forze di sicurezza "hanno un buon addestramento fisico e sono abili con le armi". Per questo sarebbe opportuno mobilitare quelle agenzie, ivi comprese le unità speciali. "Si tratta di cinque milioni di persone circa che rispondono regolarmente ai requisiti fisici richiesti. Se si lascia il 50% dei dipendenti ai loro incarichi ufficiali, l’altra metà demolirà qualunque esercito occidentale". "La Russia è un paese enorme, e ci sono tante risorse che la Nato e l’Occidente si stancherebbero di contare. Ci sono molte più risorse militari di quanto si potrebbe immaginare", ha concluso Kadyrov che due giorni fa aveva escluso una partecipazione delle forze cecene a questa nuova mobilitazione. 

 

Ieri Kadyrov aveva dato il suo pieno appoggio alla decisione di Putin sulla mobilitazione parziale dei riservisti. "Noi della Repubblica cecena abbiamo partecipato attivamente a questo processo sin dal primo giorno, ma ora abbiamo anche un’istruzione arrivata dal capo dello stato e la realizzeremo al 100%", aveva detto il leader ceceno. 

 

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