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Regina Elisabetta II, code chilometriche e attese di 35 ore per l'ultimo saluto al feretro

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Decine di migliaia di britannici, in religioso silenzio e in coda per ore, sfilano l’uno dopo l’altro nella Westminster Hall per rendere l’ultimo omaggio alla regina Elisabetta II, morta giovedì scorso a 96 anni e 70 di regno. C’è chi si inchina, chi si toglie il cappello, chi recita una preghiera, molti si asciugano le lacrime. Dai più piccoli nel passeggino agli anziani dall’andatura incerta, i sudditi più fedeli di Sua Maestà sono già li, e molti arriveranno nelle prossime ore, durante le 20 veglie previste prima dei funerali di Stato che si terranno lunedì. Secondo le stime, da mercoledì pomeriggio e per i quattro giorni in cui il feretro della monarca più longeva e amata del Regno Unito sarà esposto nella camera ardente, oltre 350mila persone diranno addio di persona alla sovrana, niente affatto scoraggiati degli avvisi di Scotland Yard che prevedono code che si estenderanno per 10 miglia (16 chilometri) e attese di 35 ore. D’altronde fonti governative hanno smentito voci di avvisi di allerta e fatto sapere che l’intenzione è proprio quella di permettere a chiunque voglia di salutare la leggendaria sovrana. 

 

 

Mercoledì pomeriggio la bara di quercia, drappeggiata con lo stendardo reale, sormontata dalla corona dello stato imperiale e decorata con un mazzo di fiori provenienti dai castelli di Balmoral e Windsor, ha lasciato Buckingham Palace dove il feretro aveva fatto sosta per una notte per permettere a tutto lo staff del palazzo (circa 400 dipendenti) di dire addio a Elisabetta II. Il feretro è stato trasportata lungo The Mall e Whitehall fino a Parliament Square sulla George Gun Carriage, un carro per le armi scelto anche per la bara di re Giorgio VI. Ad accompagnare la salma lungo il corteo funebre Re Carlo III, e i suoi fratelli: il duca di York, Andrea, la principessa reale, Anna, e il duca di Wessex, Edoardo. Tutti in uniforme militare, tranne Andrea a causa dello scandalo sessuale legato all’amico Jeffrey Epstein. Dietro di loro, fianco a fianco dietro la bara, il principe di Galles William e il duca di Sussex Harry, insieme a Peter Phillips. Immediato il ricordo dei due figli di Carlo e Diana, camminare dietro la bara della loro madre, Principessa del Galles, nel 1997. Poi, nella Westminster Hall, William e Harry sono stati raggiunti dalle mogli, Kate e Meghan. 

 

 

Un Harry visibilmente commosso si è asciugato le lacrime davanti al catafalco viola che portava la bara di sua nonna. Presenti anche i membri dei Lords and Commons, tra cui il primo ministro Liz Truss e il leader laburista Sir Keir Starmer. In qualsiasi momento delle 20 veglie previste prima della partenza per l’abbazia, ci saranno più di 1.000 marescialli, steward, volontari e forze dell’ordine a disposizione per assistere le code e mantenere l’ordine. Lungo il percorso sono stati posizionati più di 500 bagni chimici, con un sistema di braccialetti colorati per consentire alle persone di tornare al proprio posto dopo aver lasciato la coda per mangiare, bere o fare pause di conforto.

 

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