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Putin incontra Xi Jinping: a Samarcanda scatta il piano contro le sanzioni

Giada Oricchio
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Russia e Cina, Orso e Dragone, Putin e Xi Jinping: gli alleati orientali escono allo scoperto? Secondo un retroscena del quotidiano “la Repubblica”, il presidente della Repubblica popolare cinese e l’omologo della Federazione russa sarebbero pronti a incontrarsi a Samarcanda per ridefinire e implementare la “partnership strategica” dopo mesi di tensioni geopolitiche con gli Usa (fra cui la questione Taiwan) e retorica anti-Nato. Si legge nell’articolo che dopo Kazakistan e Uzbekistan, la seconda tappa del viaggio del presidente cinese, quella a Samarcanda è la più attesa: “Per la prima volta dallo scoppio della guerra in Ucraina, Xi si potrebbe ritrovare faccia a faccia con Putin. Pechino ancora non conferma. Kazaki, uzbeki e russi, invece, sì. L’occasione sarà il summit, il 15 e 16 settembre, dello Sco (che riunisce oltre a Cina e Russia anche India, Pakistan, e 4 ex “stan” sovietici)”.

Non sfugge la grande importanza dell’incontro che andrebbe ad aggiungersi alle già intense attività diplomatico-militari degli ultimi giorni: le esercitazioni nell’estremo oriente russo (assieme pure a New Delhi) e la visita a Vladivostok del numero tre della gerarchia comunista, Li Zhanshu. Dal 24 febbraio, giorno dell’invasione in Ucraina, la Cina ha mantenuto una posizione ambigua: un po’ con Putin un po’ con l’Occidente in attesa di capire quale alleato le sia più utile per assumere lo status di prima potenza mondiale. “La Cina è felice di vedere che l’economia russa non è stata sconfitta dalle dure sanzioni imposte dagli Usa e da altri Paesi occidentali. La Russia è un Paese importante per gli investimenti e la cooperazione internazionale” ha detto un portavoce di Xi Jinping. Forse la Cina ha scelto.

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