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Come finirà la guerra tra Russia ed Ucraina, la profezia di Henry Kissinger

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Henry Kissinger interviene ancora una volta sulla guerra tra Russia ed Ucraina. In un’intervista a The Post Internazionale l’ex segretario di Stato Usa ha lodato l’operato di Joe Biden sul conflitto: “L’amministrazione Usa stia agendo correttamente. Sono d'accordo con i provvedimenti adottati per opporre resistenza all'invasione russa, perché era indispensabile dimostrare che la Russia non ha il diritto o la possibilità di imporsi con la sola forza delle armi”.

 

 

“Dovrà - spiega Kissinger sul momento che porrà fine alla guerra - concludersi con dei negoziati. Si potrebbe ritenere che la Russia continuerà a essere uno Stato e che anche l'Ucraina sarà uno Stato. Quindi, la situazione potrebbe cambiare radicalmente perché l'Ucraina è stata armata dalla Nato, ha avuto rapporti strettissimi con l'Alleanza e alla fine della guerra qualche tipo di rapporto dovrà pur continuare. Immagino che offrire all'Ucraina di aderire alla Nato sia stato un errore, ma alla luce di quanto accaduto è comunque un fatto del passato. Ci dovrà essere un negoziato e vorrei mettere in guardia dal rischio di lasciare che la guerra si trascini all'infinito. Perché in questo caso diventerebbe come la Prima guerra mondiale, porterebbe a un'escalation, quanto meno a una possibile escalation. Quindi auspico che a breve, se i Paesi della Nato si metteranno d'accordo su un possibile esito finale, si possa iniziare a vedere dove possa portare un eventuale negoziato. In ogni caso, non si dovrà concedere nulla alla Russia di quanto ha conquistato in Ucraina”. 

 

 

“Ho suggerito, e la mia proposta è stata accolta, che i russi - spiega la propria idea Kissinger - tornino al confine precedente allo scoppio del conflitto, il che significa che la Russia prima di un cessate il fuoco dovrebbe rinunciare al 15-20% del territorio ucraino conquistato. Dopo di che, la Nato dovrebbe prendere in considerazione quale rapporto intende avere a lungo termine con la Russia e con chi è sopravvissuto. Da un certo punto di vista, Mosca ha già perso la guerra, è importante capirlo. L'ha persa nel senso che la vecchia idea che la Russia potesse semplicemente mettersi in marcia in Europa e penetrare ovunque volesse, beh, è finita, perché non è stata nemmeno in grado di sconfiggere l'Ucraina e tanto meno - chiosa l’ex politico statunitense - potrebbe prevalere sulla Nato”.

 

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