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Ucraina, continuano le purghe di Zelensky. Servizi segreti decapitati: terremoto a Kiev

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Caccia alle "talpe" di Mosca, continuano le purghe di Volodymyr Zelensky nei servizi di sicurezza. Il Kiev independent dà notizia di decreti firmati dal presidente ucraino con i quali vengono rimossi i capi dello Sbu a Kiev e nelle regioni della capitale, di Leopoli e Ternopil. Secondo i decreti pubblicati sul sito web della presidenza, Serhiy Zayats è stato licenziato dal posto di capo della direzione principale dei servizi nella regione di Kiev, Yuriy Boreichuk è stato destituito dalla carica di capo della direzione principale dell’Sbu nella regione di Ternopil, mentre Artem Bondarenko è stato spostato dal posto di capo della direzione dell’intelligence nella regione di Leopoli a quello di capo della direzione principale dell’Sbu a Kiev e nella regione della capitale.

Sono centinaia i funzionari dei servizi di sicurezza e militari licenziati, arrestati od oggetto di provvedimenti disciplinari in Ucraina. Intanto il presidente Volodymyr Zelensky nel suo consueto discorso serale ha detto che un «disastro» alla centrale nucleare di Zaporizhia minaccerebbe l’intera Europa, ha avvertito nel suo consueto discorso serale alla nazione il presidente ucraino «Qualsiasi incidente che comporto rilascio di sostanze radioattive» alla centrale nucleare, sotto il controllo russo, nel sud dell’Ucraina, «può infliggere un duro colpo ai Paesi dell’Unione Europea, alla Turchia, alla Georgia, e ai Paesi più lontani. Tutto dipende dalla direzione e dalla forza del vento», ha dichiarato  Zelensky che ha chiesto un intervento internazionale presso l’impianto esortando il mondo a non «arrendersi al terrorismo» o a «cedere al ricatto nucleare». 

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