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Russia-Ucraina, l'accordo sul grano riporta i prezzi a prima della guerra

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Svolta sul grano bloccato per la guerra. Il ministro russo della Difesa russo, Sergey Shoigu, è arrivato a Istanbul per firmare l'accordo fra Ucraina, Russia e Onu mediato dalla Turchia. Lo riporta la tv turca Habertürk, citata dall'agenzia di stampa russa Tass. Il giorno è arrivato e il prossimo sblocco delle esportazioni attraverso i porti sul Mar Nero ha avuto ripercussioni immediate sulle contrattazioni delle materie prime: il prezzo del frumento torna ai livelli precedenti l'attacco russo in Ucraina. Il grano tenero viene scambiato a 784,5 dollari per 5mila staia, l'unità di riferimento per il frumento (-2,64%), stesso trend per il grano duro (-2,32% a 841,25 dollari). 

 

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si incontreranno oggi in occasione della firma tra Mosca e Kiev sull'accordo che, come previsto, dovrebbe consentire all'Ucraina di riprendere le spedizioni di grano dal Mar Nero verso i mercati mondiali e alla Russia di esportare grano e fertilizzanti, e porre fine così a una situazione di stallo che ha minacciato la sicurezza alimentare mondiale. L'accordo prevede l'istituzione di un centro di controllo a Istanbul, composto da funzionari delle Nazioni Unite, turchi, russi e ucraini, che gestiranno e coordineranno le esportazioni di grano. Le navi saranno ispezionate per assicurarsi che trasportino cereali e fertilizzanti e non armi. L'accordo prevede inoltre il passaggio sicuro delle navi.

 

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