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“Un milione di soldati per cacciare la Russia”. Il piano di Volodymyr Zelensky per vincere la guerra

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Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha chiesto ai capi militari di elaborare dei piani per radunare una forza di un «milione» di soldati equipaggiata con armi occidentali con l’obiettivo di riconquistare i territori meridionali occupati dalla Russia. Ad annunciarlo il ministro della Difesa di Kiev, Oleksii Reznikov, precisando in un’intervista al Times che Zelensky ha ordinato ai suoi militari di riprendere le aree intorno alle coste del Mar Nero ritenendole vitali per l’economia del Paese. 

 

 

«Capiamo che, dal punto di vista politico, è assolutamente necessario per il nostro Paese. Il presidente ha dato ordine ai vertici militari di elaborare i piani», ha dichiarato Reznikov, sostenendo che è in corso una valutazione su cosa serva per raggiungere questo obiettivo. Il ministro ha poi aggiunto che sta inviando lettere ai suoi omologhi dei Paesi partner per spiegare «perché abbiamo bisogno di questo tipo di armi e poi prenderemo le decisioni politiche». Il ministro ha quindi evidenziato che il suo omologo britannico, Ben Wallace, è stato «la chiave» per aiutare a cambiare l’approccio riguardo le forniture da parte della Nato di artiglieria, sistemi di lancio multiplo di razzi teleguidati e droni ad alta tecnologia.

 

 

A parlare della guerra con la Russia e dei rifornimenti militari è pure Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell’ufficio del presidente Zelensky, che ha sottolineato che «gli ucraini non hanno bisogno dell’Occidente per combattere per loro, ma hanno bisogno di sistemi di difesa antiaerei e antimissilistic. Oggi gli ucraini proteggono l’intero mondo libero, ma non chiedono ad altri di combattere per sé. Ciò di cui abbiamo bisogno sono sistemi di difesa antimissilistica, di difesa aerea per proteggere le persone dal terrore missilistico russo. I terroristi dovrebbero non essere meglio armati delle persone civili del nostro Paese».

 

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