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Il professor Giulio Sapelli affossa Von der Leyen e Lagarde sulle sanzioni a Putin: "Sono inadeguate"

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Per l’economista Giulio Sapelli “non ci sarà alcuna escalation tra Nato e Mosca, ma il sistema punitivo non sta funzionando”. Il professore, che in carriera ha insegnato storia economica ed economia politica nelle università europee e delle due Americhe, è convinto che le sanzioni alla Russia rappresentino un errore.

 

“Non c’è nessun problema con il gas - spiega Giulio Sapelli ad Affaritaliani - la Russia ha tutto l’interesse a venderlo, altrimenti non potrebbe far funzionare la sua economia. Ma io sono molto scettico verso le sanzioni, bisogna vincere sul campo contro Mosca”. Quanto alla situazione dell'Italia, "per una volta siamo messi meglio degli altri, grazie all’intelligenza dell’Eni che ha saputo diversificare gli approvvigionamenti già da tempo, puntando anche sull’Algeria".

Insensate, quindi, secondo l'economista le sanzioni. "Shakespeare avrebbe detto che “la follia si è impossessata del mondo”. I tecnici sono degli incompetenti, non hanno alcuna visione olistica. Solo un branco di insipienti non avrebbe capito che la Serbia, la Macedonia, l’Albania e la Bulgaria avrebbero fatto in maniera diversa resistenze. Vuol dire non conoscere la storia e pensare che l’impero Ottomano sia stato fondato da un imprenditore di maniglie".

 

Quindi l'affondo su Von der Leyen definita "inadeguata". "Suo padre - prosegue Sapelli - era un grande intellettuale, ma lei è l’epitome dell’inadeguatezza. Basta pensare a quello che sta succedendo a Kaliningrad. Lì si vede in maniera lampante la mancanza di un ruolo di guida dell’Unione Europea. La presidente della Commissione ha il dovere di sconsigliare alla Lituania di muoversi in maniera così goffa. Avrebbe dovuto realizzare una dichiarazione pubblica, comprendendo il retaggio storico di popoli massacrati dallo stalinismo che non aspettavano altro che punire Mosca, ma cercando di mediare".

Il professore non risparmia critiche a Lagarde. "Non ho parole. Diciamo che è la riprova che non solo noi non abbiamo una valida classe dirigente a governarci. L’unica cosa che apprezzo di lei sono i tailleur Chanel. Trovo che faccia una pessima pubblicità anche a tutte coloro che si battono, giustamente, per la parità delle donne. Se ci fosse ancora un femminismo come si deve sarebbe molto arrabbiato con la numero uno della Bce". 

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