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Aumentano gli attacchi hacker dei russi, quali sono i Paesi nel mirino

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Dall’inizio della guerra in Ucraina, Microsoft ha registrato tentativi di intrusione di hacker russi in 128 organizzazioni in 42 Paesi al di fuori dall’Ucraina: il 49% di questi obiettivi erano agenzie governative, il 20% aziende del settore It, il 19% infrastrutture critiche e il 12% Ong. È quanto emerge da un rapporto pubblicato da Microsoft che sostiene che solo il 29% di questi attacchi avrebbe avuto successo. «Mentre gli Stati Uniti sono stati l’obiettivo numero uno della Russia, questa attività ha anche dato priorità alla Polonia, dove si svolge gran parte della consegna logistica di assistenza militare e umanitaria», sottolinea Microsoft.

 

 

 

 

I cyber attacchi russi, si legge nel rapporto, si basano su «attacchi informatici distruttivi all’interno dell’Ucraina, intrusione e spionaggio al di fuori dall’Ucraina e propaganda cyber in tutto il mondo». Secondo il colosso di Redmond, nello Stato di Washington, i cyber attacchi russi hanno preso di mira in particolare i Paesi baltici, e negli ultimi due mesi «c’è stato un aumento di attività simili in Danimarca, Norvegia, Finlandia, Svezia e Turchia».

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