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La Lituania ferma le merci per Kaliningrad, la Russia minaccia: in pericolo il blocco Nato

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Si apre un nuovo, delicatissimo fronte in Europa nell'ambito della guerra in Ucraina che rischia di estendere ulteriormente in conflitto. La Lituania ha reso esecutivo il divieto di transito sul proprio territorio delle merci sottoposte a sanzioni Ue dirette dalla Russia all'exclave di Kaliningrad, spicchio di Fedrazione incastonato tra Polonia e Lituania. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha definito "senza precedenti" e "illegale" il blocco.

 

Nelle dichiarazioni infuocate che provengono da Mosca si legge la minaccia di reazioni vigorose. "La Russia si riserva il diritto di agire in difesa dei propri interessi, nel caso in cui la Lituania non revocherà il blocco al transito delle merci tra Kaliningrad ed il resto della Federazione", si legge in una nota del ministero degli Esteri russo che ha convocato l’incaricata d’affari lituana Virginia Umbrasene.  Parla di "comportamento inaccettabile" che "mette in pericolo l’intero blocco politico-militare" della Nato il senatore Andrej Klimov, vicepresidente della Commissione Esteri del Consiglio federale, la Camera alta russa. 

 

Vilnius, per il momento, tiene il punto: il blocco di Kaliningrad "non è un’azione della Lituania, si tratta delle sanzioni Ue che sono entrate in vigore dal 17 gennaio ed è l’industria, in questo caso le Ferrovie, che le sta applicando", ha dichiarato il ministro lituano, Gabrielius Landsbergis che ha spiegato come "dal 17 giugno le merci sanzionate, l’acciaio e altre merci a base di minerale di ferro non potranno più transitare in Lituania. Viene fatto con le consultazioni con la Commissione europea e secondo le linee guida della Commissione europea". Il ministro ha detto che ci sono state "alcune informazioni false diffuse dalle autorità russe, non è la prima volta, ma sono contento che abbiamo la possibilità di spiegarlo".

 

Sui media russi la minaccia di contromisure drastiche si fa esplicita: "Così cominciano le guerre", ha detto nella tv russa l'achorman Vladimir Solovyev parlando dei Paesi baltici. "I media statali parlano di «colpo basso» o addirittura di casus belli. Il governatore Anton Alikhanov è apparso subito in televisione per denunciare come «illegale» la decisione presa dal governo di Vilnius. «Sono passi che possono comportare implicazioni di vasta portata»", spiega il Corriere della sera che riporta il clima che in queste ore si respira nella propaganda russa. 

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