Via libera all'estradizione di Assange negli Usa. Il fondatore di Wikileaks rischia 175 anni di carcere
Il ministro dell’Interno britannico, Priti Patel, ha approvato la richiesta di estradizione negli Stati Uniti del fondatore di WikiLeaks, Julian Assange. Una nota dell’Home Office afferma che il ministro "deve firmare un ordine di estradizione se non ci sono basi che lo vietino", cosa esclusa dai tribunali che hanno affrontato la vicenda. Assange ha 14 giorni per presentare appello. Lo scorso 14 marzo la Corte Suprema britannica aveva respinto il ricorso presentato dal fondatore di Wikileaks contro la sua consegna alle autorità americane. Assange rischia fino a 175 anni di carcere e in Usa dovrà rispondere di 18 capi di imputazione per aver diffuso oltre 500 mila documenti coperti da segreto, molti dei quali relativi alle attività belliche di Washington in Afghanistan e Iraq. Giungerà così a conclusione una lunga saga giudiziaria che ha fatto sorgere complessi interrogativi sui confini tra libertà di stampa e sicurezza nazionale