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Guerra in Ucraina, forti esplosioni a Kiev: ritorna l'incubo. Combattimenti feroci a Severodonetsk

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Sirene ed esplosioni tornano a svegliare Kiev. «Diverse esplosioni» hanno colpito la capitale ucraina nelle prime ore di oggi come ha denunciato il sindaco Vitali Klitschko. Le esplosioni - scrive su Telegram - riguardano in particolare «i distretti di Darnytsky e Dniprovsky». «L’aggressore continua a lanciare missili e ad effettuare attacchi aerei sulle infrastrutture militari e civili del nostro Paese, in particolare a Kiev», ha scritto lo Stato maggiore dell’esercito ucraino sulla sua pagina Facebook. La capitale è stata particolarmente colpita il 28 aprile, giorno della visita del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, «cinque missili» sono poi caduti su Kiev. Gli allarmi di raid aerei sono risuonati in molte altre città del Paese durante la notte scorsa. Un ritorno al passato.

 

 

Nel frattempo dall’ultimo aggiornamento del think tank Usa American Institute for War Studies (Isw) emerge che le truppe russe sono in grado di conquistare interamente Severodonetsk e Lysychansk, ma la difesa ucraina resiste. Le forze ucraine continuano ad impedire ai russi di circondare le loro nella regione di Lugansk e stanno respingendo gli attacchi a Severodonetsk. L’esercito russo ha concentrato tutte le sue risorse in quest’area, ma finora ha ottenuto solo modesti risultati. L’esercito ucraino sta inoltre conducendo contrattacchi localizzati anche a nord di Kherson.

 

 

L’intelligence britannica nel suo ultimo aggiornamento sulla guerra ha confermato che nelle ultime 24 ore si sono registrati contrattacchi delle forze ucraine a Severdonetsk, nell’Est del Paese, che hanno probabilmente frenato lo slancio delle forze russe, che in precedenza avevano concentrato nella zona tutta la loro potenza di fuoco. In quest’area sono anche impegnati riservisti delle forze separatiste dell’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk. Queste truppe sono scarsamente equipaggiate e addestrate e mancano di equipaggiamento pesante rispetto alle normali unità russe. L’uso di forze di fanteria per procura per le operazioni di sgombero urbano è una tattica russa precedentemente osservata in Siria, dove la Russia ha impiegato il V Corpo dell’esercito siriano per assaltare le aree urbane. Questo approccio probabilmente indica il desiderio di limitare le perdite subite dalle forze russe regolari.

 

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