Guerra Russia-Ucraina, alta tensione tra Mosca e Pechino. Putin chiede aiuto, Xi Jinping si sfila
Sembrano alleati ma la realtà è più complessa di quello che sembra. Tra Mosca e Pechino le posizioni sono tutt'altro che allineate. Come dimostrano le recenti esternazioni dei vertici di Pechino di fronte alle richieste di aiuto del Cremlino. La Russia sarebbe «frustrata» dall’apparente rifiuto della Cina di offrire maggiore sostegno. Lo riporta il Washington Post. Secondo quanto riferito, la Cina sta tentando di mantenere le sue forti relazioni con la Russia evitando anche di essere presa di mira dalle sanzioni, obiettivi descritti dai funzionari statunitensi come «contraddittori» e «difficili da raggiungere» e questo - ha spiegato al giornale un alto funzionario statunitense - «è insufficiente dal punto di vista russo». Una fonte a Pechino con conoscenza diretta delle discussioni, nel frattempo, ha spiegato che l’amministrazione del presidente Xi Jinping «non è disposta» a fornire assistenza illimitata a Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina. «Comprendiamo la difficile situazione. Ma non possiamo ignorare la nostra situazione in questo dialogo. La Cina agirà sempre nel migliore interesse del popolo cinese».
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Alcune forze «per preservare la loro posizione egemonica» provocano scontri nel continente eurasiatico in ogni modo possibile e «impongono una nuova guerra fredda agli altri». Lo ha detto l’ambasciatore cinese in Russia Zhang Hanhui nel suo videomessaggio ai partecipanti all’incontro del forum internazionale di diplomazia popolare presso la Camera pubblica della Federazione russa, dedicato al quinto anniversario dell’Assemblea popolare eurasiatica. «A causa delle loro politiche disastrose, sul nostro pianeta c’è una grave mancanza di pace, sicurezza e fiducia, i rischi su scala globale si stanno moltiplicando e il sistema di governance globale sta affrontando sfide senza precedenti», ha sottolineato l’ambasciatore cinese.