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L'eurodeputato Antonio Maria Rinaldi svela la trappola del price cap: Italia costretta a cedere il gas

Federica Pascale
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“Andrà a finire che noi dovremo dare il gas agli altri”, avverte Antonio Maria Rinaldi dal salotto di "Stasera Italia", il talk show politico condotto da Barbara Palombelli su Rete4. Durante la puntata di martedì 31 maggio, l’europarlamentare leghista ha spiegato una “trappolina” del “price cap”, ossia il tetto al prezzo del gas chiesto dal premier Draghi all’Unione Europea. “Se supera certi livelli, intervengono le giacenze per calmierare il prezzo – spiega Rinaldi - Però c'è un particolare: che l'Italia guarda caso è il Paese europeo con lo stoccaggio più ampio. Allora andrà a finire che noi dovremmo dare il gas agli altri. Quindi, stiamo molto attenti con i meccanismi. Il diavolo sta nei particolari!”.

Il problema del gas, così come del petrolio, è causato indirettamente dalle sanzioni imposte alla Russia di Vladimir Putin, nella speranza di spingerla ad arrendersi e negoziare la pace con l’Ucraina. Le sanzioni andranno a regime tra otto mesi e l’ultimo pacchetto, il sesto, riguarda esclusivamente il petrolio russo che arriva via mare ma non quello che arriva tramite gli oleodotti. “Se la prendono con Orban, premier ungherese, ma l'Ungheria mi sembra che non abbia il mare vicino; quindi, ovviamente ha l'interesse all'approvvigionamento via oleodotto. Anche la Germania ha enorme interesse a lasciare aperta questa via degli oleodotti, perché sappiamo che ne hanno ben due” sottolinea l’europarlamentare per evidenziare come in realtà l’approvvigionamento di petrolio via mare tocca alcuni Paesi, come il nostro, ma non altri. “Non è stato ben recepito dai media che sono state fatte anche altre eccezioni. Riuscire a fare la quadra in tutti i 27 Paesi dell'Unione Europea è estremamente difficile, non è una cosa facile” conclude Rinaldi.

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