Quarta Repubblica, il punto di svolta per Toni Capuozzo: dal salvataggio dell'Ucraina alla riconquista del Donbass
C’è un punto di svolta nella guerra in corso in Ucraina, che resiste da quasi tre mesi all’attacco militare della Russia di Vladimir Putin. A spiegarla, Toni Capuozzo, ospite della puntata di lunedì 16 maggio di Quarta Repubblica, il programma di approfondimento politico condotto da Nicola Porro. “Credo che siamo passati dalla volontà e dalla determinazione di salvare Kiev dall'assedio e il governo legittimo dell'Ucraina dalla capitolazione e dalla resa, all’attaccare il Donbass e aiutare l'Ucraina a riconquistare la sovranità che ha perso otto anni fa. Questa è la svolta” spiega il giornalista.
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In studio si commenta una dichiarazione di Silvio Berlusconi, che molto pragmaticamente descrive la difficile e conflittuale convivenza degli Stati Uniti d’America di Joe Biden e la Russia di Putin, con la Nato di mezzo. Berlusconi ricorda che avendo Biden definito Putin “un criminale di guerra” che non poteva governare la Russia, e avendo Stoltenberg, il segretario generale della Nato, dichiarato che il Donbass non sarebbe mai stato riconosciuto, certo “il signor Putin” non sarebbe stato messo nelle condizioni di sedersi ad un tavolo a negoziare. “Dal punto di vista del diritto internazionale sono sfumature proprie – afferma Capuozzo -, però da un lato abbiamo Putin che chiama questa guerra operazione speciale e dall'altro ci siamo noi che parliamo di risposta ibrida.” “Dobbiamo arrampicarci sugli specchi inevitabilmente, temendo che il filo del rasoio non ci porti nel giro di un mese ad interrogarci di nuovo sulla “no fly zone” e sulla risposta dell'Ucraina” conclude.
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