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Suprematista bianco fa una strage nel supermercato. Poi posta tutto sui social

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Un video agghiacciante trasmesso su Twitch di quaranta secondi: documentano l’arrivo in macchina del killer, che si ferma vicino a una macchina dove una famiglia stava caricando la spesa. Il filmato è stato tagliato, ma non dall’autore. Il killer, che dirà alla polizia di avere 18 anni, indossava un elmetto nero. Nelle immagini si vede l’assassino arrivare nel parcheggio, fare una serie di manovre e poi avvicinarsi all’ingresso del negozio, dopo aver visto alcune persone, tutte afroamericane, vicino a un’auto. Tra loro anche una ragazzina. Il killer esce di scatto, dopo aver preso presumibilmente l’AR-15, un’arma d’assalto che era apparsa nelle immagini appoggiata sul sedile accanto al guidatore. È possibile che le persone apparse nelle immagini siano state tra le prime vittime. Il bilancio è di dieci morti e numerosi feriti. 

«Nigger» e «14» sono le scritte trovate sull’AR-15 con cui lo studente di 18 anni, Payton Gendron, ha compiuto una strage in un supermarket di Buffalo, nello Stato di New York. Tredici le persone colpite, di cui dieci sono morte. Undici sono afroamericane, due bianche. Le due parole confermano la matrice razzista della strage: «Nigger» sta per «negro», e «14» è un riferimento al più popolare slogan suprematista, le «14 parole» in inglese del messaggio traducibile come: «Noi dobbiamo assicurare l’esistenza del nostro popolo e il futuro per i bambini bianchi». Lo slogan venne coniato da David Lane, membro di un gruppo terrorista suprematista bianco conosciuto come ’The Order’. Lane è morto in carcere nel 2007.

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