Un altro oligarca morto, Subbotin ucciso dal veleno di rospo iniettato da due sciamani. Giallo a Mosca
Non si ferma la serie di morti misteriose tra oligarchi, funzionari ed ex manager legati alle aziende energetiche russe. L'ultimo caso è ancora più sorprendente degli altri perché tira in ballo il misterioso trattamento fatto da una coppia di sciamani. La vittima è Alexander Subbotin, 43 anni, ex top manager del gruppo petrolifero Lukoil, che sarebbe rimasto ucciso da un trattamento "non tradizionale" da parte di due sciamani, Magua Flores e Tina Cordoba), nomi d'arte di Alexei Pindyurin e Kristina Teikhrib, scrive il Corriere. I due gli avrebbero iniettato veleno di rospo per curare la dipendenza da alcol, mentre la stampa locale ha parlato di un rimedio contro i postumi dell'abuso di alcol.
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I due sciamani avrebbero fatto un rito con sacrifici di galli e l'iniezione del veleno all'interno di ferite sul corpo di Subbotin che poco dopo ha avuto problemi cardiaci. A quel punto i santoni gli averebbero dato un sedativo a base di erbe senza chiamare i soccorsi e l'uomo è morto. Le forze dell'ordine non confermano la versione, ma sono note le parole dei due sciamano mentre si attende l'autopsia. Pindyurin e Kristina Teikhrib hanno detto che la vittima si è presentata sabato "in uno stato di grave intossicazione da alcol e droghe".
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Subbotin era stato membro del consiglio di amministrazione di una filiale del colosso del petrolio Lukoil, proprietario di una grande azienda di trasporti e visto come successore del numero uno del colosso petrolifero, Vagit Alekperov, dimessosi dopo aver aveva auspicato una "rapida fine" della guerra in Ucraina.