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Mosca, le foto della parata del 9 maggio: Putin e Shoigu, "non è al suo fianco". Il dettaglio inquietante

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Nell'attesissimo discorso pronunciato sulla Piazza rossa in occasione del Giorno della vittoria, il presidente russo Vladimir Putin rivendica la sua "operazione militare speciale" in Ucraina, ma non spinge la guerra a uno step successivo. Anzi, il leader di Mosca evita di pronunciare esplicitamente la parola, come temuto alla vigilia delle celebrazioni per la vittoria sul nazismo, nonostante le smentite del Cremlino, concentrandosi sulle motivazioni che lo avrebbero spinto a questo gesto e attaccando frontalmente la Nato e l'Occidente, che "non ha voluto ascoltarci".

In una Piazza rossa gremita da circa 11mila soldati divisi in 33 colonne, con sfoggio di carri armati, armamenti e dell'aereo anti attacco nucleare Ilyushin-80, ma dove non si è potuta tenere la parte aerea della parata a causa - almeno secondo quanto riferito dal Cremlino - delle condizioni meteo, risuona forte anche ciò che Putin non ha detto. Nessun accenno proprio al nucleare, o a un'escaltion del conflitto, ma un monito a essere vigili nel "fare di tutto affinché l'orrore di una guerra globale non succeda più".

Ma non solo il discorso anche le immagini del Giorno della Vittoria fanno discutere e persino scoppiare un giallo. Sulla piazza appare trionfante anche Sergej Shoigu, il fedelissimo ministro della Difesa russo, scomparso e riapparso. Su di lui è stato scritto di tutto, persino che fosse ridotto in fin di vita. Poi il suo ritorno in pubblico - due settimane fa - con il faccia a faccia con lo zar trasmesso in tv). Ma Shoigu sulla piazza Rossa non si è mai visto al fianco del presidente: nemmeno un istante vicini né una foto insieme. Un caso in un giorno tanto atteso e significativo per la Russia o il segno inequivocabile della distanza fra i due?

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