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Parata 9 maggio, Zelensky da Kiev maledice Putin nella Piazza Rossa: "È come Hitler. Presto avremo due giorni della vittoria"

Luca De Lellis
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Un botta e risposta interminabile, non solo in campo militare ma anche a livello comunicativo e mediatico. Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky non sembrano voler trovare un punto d’unione. Anzi, continuano nelle loro reciproche bordate. In risposta al discorso effettuato dal leader del Cremlino nel corso dell’odierna parata nella Piazza Rossa di Mosca, il presidente ucraino ha nuovamente paragonato l’acerrimo nemico a Hitler.

“Solo un pazzo può sperare di ripetere 2194 giorni di conflitto della Seconda Guerra Mondiale”. Queste le parole pronunciate da Zelensky durante un video girato mentre passeggia nel centro di Kiev, nel quale ha controbattuto alle consuete accuse mosse da Putin nel Giorno della Vittoria russa. Rincarando la dose, ha poi ribadito il parallelo inquietante tra lui e l’autore dello sterminio di milioni di persone nel periodo nazista: “Sta ripetendo oggi gli orribili crimini del regime di Hitler, seguendo la filosofia dei nazisti e replicando tutto quello che hanno fatto. È condannato. Perché è stato maledetto da milioni di antenati quando ha cominciato ad imitare il loro assassino. E allora perderà tutto”. Non ha mai pronunciato il suo nome, forse in segno del profondo disprezzo che prova nei suoi confronti. Ma resta comunque chiarissimo a chi si stava rivolgendo.

Zelensky, come riporta l’Ansa, ha rinnovato per l’ennesima volta al G7 la richiesta di ritiro dell’esercito di Mosca “da tutta l’Ucraina”. Nonostante le perenni smentite del capo delle forze armate russe rispetto a una possibile espansione a livello globale del conflitto, il clima non è propriamente idilliaco. Tutt’altro: ogni giorno che passa si avverte sempre più la necessità di arrivare in qualche maniera a un compromesso tra le due nazioni, onde evitare un disastro senza precedenti.

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