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Basta armi all'Ucraina: il popolo italiano è stanco della guerra. L'accusa: filo-putiniani da record

Giada Oricchio
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La maggioranza degli italiani resta contraria all’invio di armi in Ucraina. Durante l’ultima puntata del talk politico Piazza Pulita, giovedì 5 maggio, il conduttore Corrado Formigli ha mostrato il nuovo sondaggio ProgerIndex Research. Alla domanda “Siete favorevoli o contrari all’invio di armi in Ucraina?” il 44,8% degli italiani ha risposto di essere contrario (+1,2% rispetto a giovedì 27 aprile), il 38,5% è favorevole (+2% rispetto a giovedì 27 aprile), il 16,7% non sa o non risponde (-3,2%). Il conduttore Corrado Formigli ha osservato che per paura, egoismo, intuizione dei rischi, gli interpellati non vogliono continuare ad armare la resistenza dei soldati e del popolo ucraino. Tra le ipotesi anche quella non secondaria che un comportamento simile allunghi il conflitto e non favorisca i negoziati di pace.

 

 

Tuttavia il giornalista Stefano Cappellini del quotidiano La Repubblica ha replicato: “Credo che alcuni siano ciechi di fronte a quello che accade. Noto che questa settimana è cresciuto anche il fronte del sì agli aiuti militari. È chiaro che in questi dati è racchiusa tanta paura. La Russia è una potenza nucleare e non smette di ricordarlo al mondo pur di raggiungere i suoi scopi. Nell’opinione pubblica c’è il comprensibile timore di un’escalation”. Cappellini ha bollato come “sciocchezza” l’idea che chi vuole la pace è automaticamente filoputiniano, ma al tempo stesso ha sottolineato: “Penso però che in Italia, in diverse gradazioni, ci sia il fronte di simpatia putiniana più ampio dell’Occidente”.

 

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